Test Jerez – giorno 1: la review tecnica
Primo giorno di test ricchissimo di soluzioni tecniche innovative per tutti i team impegnati ad Jerez. Vediamole nel dettaglio.
E’ davvero arrivata l’ora di fare sul serio per i team di Formula 1 che si preparano al campionato 2013 e, al termine della prima giornata di test, svolta sul circuito di Jerez in Spagna (resoconto), sono davvero tante le soluzioni tecniche viste in pista. Analizziamo nel dettaglio quelle più importanti:
RED BULL: partiamo, ovviamente, dalla regina, la RB9, vettura con la quale Vettel punta al quarto titolo consecutivo. La presentazione di domenica non aveva lasciato trasparire molto sui dettagli della nuova creatura di Newey, ma oggi l’elenco è davvero sostanzioso.
Primo particolare degno di nota: il supporto dell’ala posteriore (FOTO1 – FOTO2). Generalmente il profilo inferiore (beam wing per gli esperti) è fissato alla struttura deformabile fissata al cambio per mezzo della sua parte inferiore. Newey ha stravolto quella che era “la regola”, fissando il supporto al telaio dalla parte superiore; di conseguenza, ora l’intero profilo inferiore sviluppa carico aerodinamico. In più, è probabile che tale fissaggio possa anche consentire una certa “flessibilità” all’intera ala, soprattutto alle alte velocità.
Relativamente all‘anteriore, ci sono ben due particolari inediti da rimarcare. Il primo è il “Sauber slot”, presente tra muso e cockpit (FOTO); il secondo è relativo al bulbo posto al di sotto del muso, tra i due piloni (FOTO). Purtroppo per ora non ci sono foto che ci consentono di vedere da dove entri l’aria che esce dallo slot superiore, ma è probabile che sia proprio nei pressi del bulbo.
Relativamente alla parte centrale della RB9, non possiamo che ammirare il lavoro di “dimagrimento” e rastremazione delle pance, di dimensioni veramente ridotte (FOTO). Particolare di dettaglio, ma non per questo meno importante, la svergolatura a valle delle stesse, non più in pezzo unico con il fondo ma costituita da un profilo aggiuntivo sul fondo stesso (FOTO).
FERRARI: così come il lato “b” di una bella ragazza, anche quello della Ferrari, mai come quest’anno, attira gli occhi di tutti. I tecnici di Maranello hanno fatto davvero un lavoro estremo di miniaturizzazione e rastremazione, liberando quanto più possibile il fondo della F138 (FOTO). La “coca-cola” è piuttosto affusolata e va a creare una sorta di tunnel al di sotto del cofano e degli scarichi.
La zona del cambio è molto pulita; interessantissimo il punto d’attacco del triangolo superiore della sospensione posteriore, chiaramente ispirato alla Williams dello scorso anno. Anche il diffusore non è certamente “originale”, essendo quasi l’esatta riproduzione di quello Red Bull dello scorso anno, con le tre pinne verticali poste al di sotto della carenatura semiasse/braccetto (FOTO).
Riguardo all’anteriore, alla F138 spetta certamente un posto in cima alla classifica delle vetture con il muso più alto, con il chiaro obiettivo di far passare quanta più aria possibile al di sotto della monoposto. Interessante anche l’angolo del triangolo superiore, meno accentuato di quello McLaren e quindi con un minor effetto “anti-dive” (FOTO).
MCLAREN: tre i dettagli più interessanti relativi a questo primo giorno di test per la scuderia di Woking. Il primo riguarda la sospensione pull-rod, che, rispetto a quella della Ferrari, ha un’inclinazione decisamente più accentuata dei triangoli, circostanza che influisce sull’effetto “anti-dive”. Il secondo dettaglio riguarda sempre l’avantreno con dei deviatori (turning vanes) posti tra le gomme anteriori, al di sotto del cockpit, costituiti da ben tre elementi (FOTO).
Dicevamo, poc’anzi, della misura “xs” delle pance della Red Bull. Quelle della McLaren sono invece piuttosto voluminose, come il resto del cofano, che copre gran parte del fondo, ma ha come evidente scopo quello di creare una sorta di tunnel al di sotto dello stesso, tra pance e fondo (FOTO).
LOTUS: finalmente pare che il team nero-oro (ed ora anche rosso…) abbia svelato la vera monoposto, la E21, confermando quanto si vociferava dopo la presentazione (E20 o E21???). Le differenze, in effetti, sono tantissime; a cominciare dalle pance, di forma meno arrotondata rispetto alla E20 (FOTO). I tunnel posteriori, invece, sono meno elaborati di quelli Red Bull, anche se hanno praticamente la stessa identica forma (FOTO).
Differente, rispetto alla “show car” vista la settimana scorsa, anche il roll bar, che ora presenta le “orecchie” per il DDRS (FOTO). Molto differente anche la parte anteriore, che presenta differenze nella forma del cockpit, nello splitter e nell’attacco delle sospensioni. Inedita la forma del muso, che presenta il famoso “pellicano” di dimensioni piuttosto notevoli (FOTO). Restano però i dubbi sul fatto che sarà davvero questa la vettura definitiva.
MERCEDES: la W04 non ha entusiasmato moltissimo alla presentazione, ma oggi ha svelato diversi dettagli interessanti, relativi soprattutto al retrotreno. Bisogna innanzitutto notare l’estrema pulizia dello stesso, che, come nel caso delle altre scuderie, è data anche dalla carenatura semiasse/braccetto (FOTO).
Di maggior interesse, però, è l’intero disegno del retrotreno relativamente al cofano ed alla “coca-cola”. A differenza di altri (vedi Ferrari e Red Bull), la W04 presenta dei profili piuttosto “ingombranti” intorno al cambio, volutamente sovradimensionati per creare una sorta di tunnel. Ancor più inedito è il fondo piatto, che, di fatto, piatto non è più, essendo inclinato (ovviamente solo nella parte superiore visibile) verso la parte centrale, dove è presente un avvallamento piuttosto pronunciato (FOTO).
I problemi avuti da Rosberg, inoltre, ci consentono di apprezzare il famoso effetto “Coanda”, che consente di portare “calore” in aree ben precise della vettura, maggiormente tra gomma e fondo (FOTO1 – FOTO2).
SAUBER: merita una menzione la C32, che presenta delle soluzioni e delle linee diverse dalla concorrenza. Il riferimento è alle pance, di dimensioni davvero “xxs”, addirittura più piccole della Red Bull RB9 e con una linea diversa (FOTO). Interessante anche la forma dei boomerang sulle stesse, di forma estremamente complessa (FOTO).