Marussia, tante novità: “La MR02 è un enorme passo avanti”
Il Team Principal Marussia parla della nuova vettura presentata oggi a Jerez, sperando possa permettere il salto di qualità necessario a staccarsi dal fondo classifica.
È presto per stabilire quali sono i valori in pista, ma stamattina nei box Marussia ci sono già dei volti sorridenti. La nuova MR02 dovrebbe rappresentare un importante punto di partenza per la scuderia anglorussa, tanto che il Team Principal John Booth la descrive come “la nostra prima vera bambina”.
La vettura, oltre ad essere dotata per la prima volta del KERS, è la prima costruita utilizzando le nuove strutture ereditate dell’ex partner Wirth Research ed inoltre la progettazione ruota per la prima volta attorno ad una galleria del vento, con la collaborazione della McLaren Applied Technologies, e non più al CFD. Viene abbandonata quindi quell’idea di uno sviluppo principalmente virtuale che, soprattutto nel 2012, non aveva portato ai risultati sperati.
“La MR02 è un passo avanti enorme, tecnicamente parlando” ha dichiarato John Booth ad AUTOSPORT durante la presentazione “Quanto a prestazioni, dovremo solo aspettare”.
Per quanto rosee le premesse, comunque, i piedi sono ben saldi a terra: “Nei miei 400 anni nell’automobilismo ho imparato a non farmi troppe aspettative” scherza il Team Principal. “Non ci prendiamo in giro, la F1 è un ambiente competitivo e abbiamo tirato fuori questa macchina da un gruppo di 165 persone, cosa di cui dobbiamo essere orgogliosi. Ma non pensiamo certo di competere con chi, come la Red Bull, lavora con 500 persone e un budget quattro volte il nostro”.
L’obiettivo resta quindi quello mancato l’anno scorso: scalare la metà classifica, anche per evitare il posto fisso di ultimi della classe lasciato libero dall’HRT. “L’ho sempre detto, dobbiamo iniziare ad entrare di diritto nel Q2. Da lì si può iniziare a giocare sul serio, pensando alla lotta per i punti”.
Altra novità sarà la presenza al muretto di Pat Symonds che, scaduta la squalifica del 2009 ricevuta per il Crashgate, può abbandonare il ruolo di consulente a distanza per entrare in quello effettivo di Direttore Tecnico: “Pat è stato lontano dalle piste per tre anni, ma è come se non si fosse mai allontanato”.
E se si guarda ai piloti che porteranno la MR02 in pista si nota che il rinnovamento coinvolge la Marussia davvero su tutti in piani… anche quando si tratta una scelta obbligata: dopo l’abbandono di Timo Glock, la squadra è costretta ad affidarsi alla coppia di debuttanti costituita da Max Chilton e, con ogni probabilità, Luis Razia. “Non è un problema. Le cose non funzionano più come 10 o 15 anni fa, i piloti iniziano a guidare nei kart a sei anni e si fanno le ossa in GP2 ed altre formule. Sono principianti di F1, ma non sono principianti in fatto di guida”. Ma per quanto John Booth cerchi di minimizzare, è ovvio pensare che in mezzo a tante novità un po’ di esperienza in più non gli sarebbe certo stata sgradita.