Hamilton vuole emulare le imprese di Schumy in Ferrari
I primi giorni a Stoccarda sono pieni d’entusiasmo per Lewis Hamilton. Lo vedi aggirarsi come un ragazzino in un negozio di giocattoli mentre si trova tra le vetture storiche del Museo Mercedes-Benz, prima di aprire gli occhi e far visita ai dipendenti della fabbrica AMG e poi provare la nuova CLA.
Lewis, in attesa di potersi calare nell’abitacolo della nuova W04, è tornato a parlare della sua scelta di lasciare Woking in favore di Brackley, per iniziare questa sua nuova avventura alla AMG Mercedes F1. “Ho avuto un gran bel periodo alla McLaren, un team grandioso, ricco di persone fantastiche. Ma credo di aver fatto una buona scelta a venir qui, anche se avremo molto da lavorare. La macchina, alla fine del 2012, era ben un secondo più lenta della mia McLaren. Questo è un nuovo capitolo, in cui potrò utilizzare molte cose che ho imparato nel corso degli anni”, ha ammesso.
Tuttavia, l’anglocaraibico è consapevole di non poter influire ancora molto sulla monoposto: “Non posso fare molto per la macchina in questo momento, perché non l’ho ancora guidata, per questo sto aspettando il primo giorno di test. Sarà importante il mio feedback e vedere la correlazione tra simulatore e pista, oltre a quello che ho vissuto in passato. Tutto ciò che ho imparato in 18 anni, dovrò usarlo in questo breve periodo. La squadra vuole partire con il piede giusto e sviluppare la monoposto quanto più velocemente possibile”.
Una sfida, quella di Hamilton, pronto a lanciarsi nella leggenda. Una scommessa che paragona a quella di Schumacher quando arrivò in Ferrari, pur conoscendone i limiti. “Voglio provare qualcosa di diverso, non ho paura di questo. Schumacher approdò in Ferrari da campione, è vero, però mi piace pensare che io alla Mercedes potrei fare qualcosa di simile a lui. Michael ci riuscì grazie ad una grande squadra intorno e anche io sento di essere circondato da grandi persone”.
Per concludere, Hamilton ammette: “Volete il motivo del mio passaggio in Mercedes? Ve lo spiego così: potrei essere un buon pilota, ma voglio essere grande. Per farlo, dovrò riuscire a portare questa squadra al successo!”.