Il budget, la più grande incognita in Mercedes
Come lo stesso Schumacher ha confermato, il budget limitato della Mercedes è uno dei fattori che ha plafonato lo sviluppo e le prestazioni delle Frecce d’Argento
I segnali sono molto chiari: ci si ritroverà spesso a parlare della Mercedes in questo 2013. L’arrivo di Lewis Hamilton ha alzato l’asticella delle aspettative e a Brackley tutti sanno che dovranno dare il 110% per migliorare la situazione attuale. Alla factory ci si è fermati giusto il giorno di Natale, mentre tutto il personale si è poi concentrato nel lavoro sulla nuova W04. Le aspettative su tecnici, piloti e monoposto sono molto alte.
Il timore – nonostante le promesse – resta quello di vedere una Mercedes ancora in affanno rispetto a Red Bull, McLaren e Ferrari. La chiave di lettura della situazione delle Frecce d’Argento non sono le competenze dei membri del team, di altissimo livello, ma il budget a disposizione. Secondo quanto dichiarato da Michael Schumacher, è stato proprio il budget limitato a plafonare le prestazioni delle Frecce d’Argento. “Sicuramente è stato un fattore determinante”, ha ammesso il tedesco. “Negli anni la Red Bull ha costruito un’infrastruttura ad hoc e ha un budget che permette al team di far fronte a tutto nel miglior modo possibile. Niente di più e niente di meno di quello che avevamo in Ferrari anni fa”.
Secondo i dati della Bild, Mercedes-Benz investe tra i 60 e gli 80 milioni di euro a stagione, circa la metà di quanto ha speso la squadra campione del mondo 2012. E lo stesso costruttore ha ammesso che non esiste possibilità di avere un budget più elevato per il 2013.
Questi semplici dati potrebbero far capire come l’arrivo di Hamilton al posto di Schumacher potrebbe non cambiare nulla. Sebbene Lewis punti a guidare la Mercedes a diventare un top team, il rischio di una grande delusione è dietro l’angolo. Per questo lo stesso Ross Brawn ha cercato di volare basso. Riferendosi all’anglocaraibico, ha dichiarato: “So che nel profondo del suo cuore vorrebbe vincere sempre, ma deve anche capire che siamo in via di sviluppo in questo momento”.
Perché quando si parla di sviluppo non ci si riferisce solamente alla monoposto. Ma anche – e soprattutto – all’adeguamento delle strutture. Tra queste, anche la galleria del vento che è stata aggiornata alla scala del 60%. Mercedes come Ferrari: l’inadeguatezza del wind tunnel ha portato ad una perdita netta di prestazioni. “Ci è mancata la giusta comprensione delle coperture Pirelli. Il passaggio alla galleria del vento al 60% ci permetterà questo salto di qualità”, ha recentemente sentenziato Ross Brawn. Le informazioni che si possono trarre dagli pneumatici alla scala del 60% sono decisamente più dettagliate rispetto a quelle al 50%. Per questo il Team Principal è ora più ottimista: “Contiamo di trarne benefici nel corso dell’anno. Fare pronostici, comunque, è totalmente inutile adesso”.