Mercedes, Lewis ci crede: “Non è un’esperienza a breve termine”
L’ex pilota McLaren guarda con fiducia alla sua nuova avventura per la stella a tre punte e chiarisce di non avere intenzione di tornare sui suoi passi tanto presto. Ma mette di nuovo le mani avanti: per vedere il meglio sarà bene aspettare il 2014.
La sua esperienza in Mercedes non è neanche ufficialmente iniziata, eppure la settimana scorsa Lewis Hamilton aveva suscitato un po’ di stupore, nella calma piatta della pausa invernale ormai avviata, dicendo di non escludere un ritorno a Woking.
Parole che hanno fatto battere i cuori dei tanti tifosi McLaren che si erano rattristati nel vedere il loro ormai ex pilota di riferimento fare i primi passi fuori dalla casa madre. L’anglocaraibico però, intervistato da Sky Sports News UK, mette in chiaro le sue intenzioni: un ritorno è sempre possibile, è vero, ma lui ora è un pilota Mercedes.
Lewis è convinto che l’anno prossimo la sua ex-squadra sarà in piena lotta per il Titolo, potendo sfruttare una base ottima come la MP4-27, che ha conquistato sette vittorie nel corso del 2012 e che ancora di più ne avrebbe potute conquistare, se non fosse stato per qualche problema di troppo. Ma pur conscio delle qualità McLaren, Hamilton accorda piena fiducia al suo nuovo team: “Penso che i ragazzi Mercedes abbiano un grande potenziale ed è per questo che ho firmato con loro. Non la considero un’esperienza a breve termine“.
Esperienza che, ribadisce ancora una volta, ci impiegherà probabilmente un po’ di tempo per dare i suoi frutti migliori, anche considerando il fatto che il Campione del Mondo 2008 dubita di poter dare da subito un grosso contributo allo sviluppo della monoposto e, soprattutto, la propria impronta alla squadra. Il meglio, sostiene, arriverà nel 2014, ma se c’è una cosa che Hamilton ha dimostrato nel Campionato appena concluso è di essere uno che non si arrende facilmente. Perciò, lungi da lui gettare già la spugna per quanto riguarda la prossima stagione: “Sembra che in Brasile la W03 fosse 1.1 al giro più lenta dei migliori, quindi c’è tanta strada da fare. Ma non credo che chiudere il gap sia del tutto impossibile. Penso davvero che il 2014 sarà l’anno più importante, quello in cui saremo più competitivi, ma non c’è motivo per cui non possiamo provare ad ottenere qualche podio anche prima. Se dovessimo riuscire anche a vincere, allora sorrideremo. Vedremo cosa accadrà”. Hamilton si mostra quindi tranquillo, ma in fondo anche curioso di vedere come si evolveranno le cose. Proprio come moltissimi suoi tifosi.