Williams: nuova promessa o fuoco di paglia?
Il campionato appena concluso ha visto i primi segni di rinascita di uno dei team storici, di quelli che possono vantare un’albo d’oro invidiabile per la maggior parte delle attuali scuderie: la Williams. Dopo una stagione 2011 disastrosa, chiusa con soli 5 punti in saccoccia e tante delusioni, per la storica scuderia inglese comincia, come conferma Toto Wolf, l’epoca della rinascita. Nonostante l’ottavo posto in classifica costruttori ed il quindicesimo e sedicesimo in quella piloti, infatti, la sensazione del patron austriaco è che il team abbia intrapreso con la FW 34 la strada giusta verso un futuro di successo.
“E’ stata una buona stagione – commenta Wolf. La percezione relativa al nostro team è cambiata. La F1 è show business, non dimentichiamolo. Se chiedete alla gente cosa ne pensa della Williams, vi risponderà che la Williams è un top team. Ovviamente non lo siamo, ma diamo questa sensazione, abbiamo vinto una corsa“.
Secondo Wolf, infatti, la vittoria ottenuta da Maldonado ha decisamente e definitivamente ribaltato la situazione, lanciando la Williams in una nuova era, anche se, in fondo, la stagione poteva finire molto meglio, visto il potenziale mostrato in diverse occasioni. “Mi hanno chiesto spesso se avrei preferito i podi della Sauber alla nostra unica vittoria. Direi proprio di no, perché grazie ad essa si è concluso un lungo periodo di otto anni senza vittorie. Barcellona, poi, è stata un’importantissima lezione per Maldonado“.
Maldonado è il dottor Jekyll e mr. Hide del campionato 2012. fortissimo e velocissimo in alcune occasioni, disastroso ed immaturo in altre. La vittoria ottenuta a Barcellona, però, non può essere frutto di coincidenze fortunose. Il talento c’è, il piede pure; gli serve crescere. Cosa che vuole assolutamente Wolf, che ha idea un progetto a lungo termine proprio con Pastor ed il nuovo pilota Bottas. “Non so cosa possiamo aspettarci dalla prossima stagione – continua Wolf. Dopo il disastroso campionato 2011, stiamo cercando di ricostruire il team nel “lungo periodo”. Bottas ha un gran talento, è molto intelligente, ma deve fare molta strada. Credo che quando metti in macchina uno come Valtteri, devi dargli il tempo di imparare”.
Maldonado e Bottas, con i motori Renault, per un progetto a lungo termine quindi, che consenta alla Williams di ritornare in auge a lottare con quelli che contano, come una volta. “Avere due piloti competitivi serve ad entrambi. Credo che servano due piloti forti, sia in qualifica che in gara. Guardate alla Lotus: la loro macchina è molto migliore di quella dello scorso anno? Purtroppo noi non possiamo sborsare milioni per una stella di successo, ma possiamo investire sui giovani piloti, ed è quello che continueremo a fare. L’obiettivo finale è avere due piloti competitivi“.
Wolf, quindi, ci crede veramente ed è pronto a compiere ogni sforzo pur di raggiungere i risultati che si è prefissato. La Williams è anche una delle squadre più attive a livello tecnico ed ha un budget che, seppur non “illimitato” quanto i top team, le consente di sviluppare una macchina competitiva. Serve solo costanza. “Sono molto contento della squadra – conclude Wolf – la amo. Stiamo migliorando tutti. Non abbiamo un “one man show”, ma una struttura modellata sulla capacità di fare scelte intelligenti. Il risultato è la combinazione di diversi fattori. Credo che la nostra macchina è forte, ma abbiamo buttato via parecchi punti. Può essere duro a volte, ma non deve fermarci“.