Gli organizzatori del Gp turco chiedono fondi al Governo
L’unica soluzione per consentire alla Turchia di tornare in F1 sarebbe il coinvolgimento del governo turco che, però, non sembra intenzionato ad investire soldi pubblici nell’evento.
Arrivano ulteriori conferme sul probabile reintegro del GP di Turchia nel calendario F1 2013. Dopo l’annuncio uscito nella giornata di ieri, che ha reso noto lo spostamento del GP di Germania fissato al 7 luglio, si è appreso che l’anticipazione della gara tedesca è dovuta all’inserimento di un ulteriore appuntamento europeo per far fronte alla dipartita del GP del New Jersey.
Ecclestone, volendo a tutti i costi mantenere il calendario di F1 a venti appuntamenti annui, ha dunque creato spazio e trovato tempo per inserire il GP che porterebbe proprio al numero prefissato gli appuntamenti per il Mondiale 2013.
Il principale candidato ad occupare il posto messo a disposizione della FOM è l’Istanbul Park, uno dei meglio riusciti del sequel dell’architetto Hermann Tilke, scomparso dal calendario a fine 2011 causa scarsissima affluenza di pubblico nel weekend di gara e la difficoltà nel pagare l’intera tassa d’iscrizione posta da Ecclestone e soci, in continuo rincaro nelle ultime stagioni.
Gli organizzatori del GP turco stanno cercando fondi per accaparrarsi il posto nel calendario di F1 2013 e nelle ultime ore sembra si siano rivolti direttamente al Governo del Paese per riuscire ad avere il denaro necessario per pagare la tassa d’iscrizione e riportare il Circus iridato in Turchia il 21 luglio dell’anno prossimo.
Il responsabile organizzativo del GP, Demire Berberoglu, ha ammesso che spera in un aiuto economico del governo turco per poter ambire al rientro in F1 del GP: “Tutti sanno che la nostra presenza nel calendario di F1 del 2013 è fondamentale. penso lo sarà anche per gli anni a venire ed è per questo che speriamo nell’aiuto del governo. Sapremo qualcosa di più quando il Primo Ministro prenderà una decisione a tal proposito. Quel che è certo è che stiamo lavorando per poter rinetrare nel calendario, non solo per quest’anno, ma anche per i prossimi, senza fare apparizioni fugaci ed estemporanee“.