MasterCard interessata ad un ritorno in F1
Dopo il riuscitissimo Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, la Formula 1 è sempre più convinta di dover dare molta più attenzione ai mercati americani. Grazie a questi, infatti, il ricavato complessivo della F1, secondo alcune stime, potrebbe passare dagli attuali 2 miliardi fino a 7 miliardi di dollari l’anno. Ecco come si spiega la volontà di tutto il Circus di voler fare colpo sul pubblico americano, in particolare su quello statunitense.
E i primi risultati di questo avvicinamento sembrano arrivare. In primis, l’accordo tra The Coca-Cola Company e Lotus F1 Team per la promozione dell’energy drink “Burn”. Ma dal paddock di Interlagos, c’è un chiacchiericcio anche sulla possibilità che MasterCard possa essere interessata alla F1 come veicolo di comunicazione per le proprie campagne di marketing.
Questo sarebbe comunque una sorta di ritorno. Nel 1997, infatti, al Mondiale venne iscritta la MasterCard Lola F1 Team che riusci a disputare solo le qualifiche del GP d’Australia, ritirandosi poi al secondo appuntamento in Brasile. Fu un totale disastro. Inizialmente, il progetto prevedeva l’ingresso in F1 nel ’98, ma le pressioni degli sponsor – specialmente da parte di MasterCard – costrinsero il team ad accelerare i tempi. La vettura, realizzata in tutta fretta, fu un totale disastro.