Abu Dhabi: ritiro amaro per Lewis. Jenson perde il podio

Grande delusione per la McLaren nella gara di Abu Dhabi: dopo il dominio dimostrato nelle qualifiche e nel primo stint, Lewis Hamilton non ha potuto fare altro che parcheggiare la propria vettura a bordo pista, vittima dell’ennesimo problema di affidabilit. E con Jenson Button che nel finale di gara non riesce ad arginare l’arrembante Vettel, per gli uomini di Woking è la quarta gara consecutiva senza podio e la quinta su sette in cui solo due vetture vedono la bandiera a scacchi.

Al via Lewis Hamilton scatta dalla pole senza troppi problemi, anzi la partenza al rallenty di Mark Webber gli permette di fare subito la lepre. Dopo la paura dei primissimi giri, in cui per colpa delle gomme fredde sembra non riuscire a tenersi dietro Raikkonen, dalla quarta tornata Hamilton si riprende e inanella un giro veloce dopo l’altro. La vittoria sembra già nelle sue mani, e invece l’anglocaraibico non arriva neanche ad effettuare la sua prima sosta: al giro 21 si ferma, a quanto pare per un guasto alla pompa della benzina, come successo a Button a Monza.

Fa buon viso a cattivo gioco, Hamilton: non può fare altro che sorridere e guardare avanti. E tornato ai box va a stringere la mano ai suoi uomini al muretto, mentre Martin Whitmarsh abbracciandolo sembra volergli chiedere scusa: “È stato proprio come a Singapore, una gara in cui ero davanti ed è andata così. Voglio fare i complimenti a Kimi. Mi è andata male, è un peccato, ma così sono le corse”.

La partenza stavolta non ha sorriso a Jenson Button, che dopo la prima curva viene sopravanzato da Fernando Alonso. Nei primi giri segue Mark Webber in quinta posizione senza però riuscire a tentare davvero l’attacco. Dopo il contatto tra Webber e Maldonado che fa scivolare l’australiano in settima posizione, però, Jenson supera rapidamente il venezuelano e si appropria del podio virtuale. Dopo la seconda delle due safety car intervenute nella corsa, Button ingaggia un duello per difendere la propria posizione da Sebastian Vettel che, partito dal fondo dopo la penalità ricevuta ieri, è riuscito a risalire fino alla quarta piazza. Il tedesco è su gomme Soft nuove, rispetto alle Medium ben più usurate montate sulla MP4-27 numero 3, e grazie all’assetto impostato in ottica gara fuori dal regime di parco chiuso può anche contare su una velocità di punta più elevata di quella dell”inglese. Così Button duellando con Vettel perde terreno nei confronti di Alonso, e alla fine deve cedere la posizione al tedesco al giro 53. “Non è stata una gran gara. Divertente, sì, ma non un granché quanto a risultati. Non avevo passo, soprattutto dopo la seconda safety car: non ero in grado di restare alle spalle di Alonso né di difendermi da Vettel” commenta laconico il Campione del Mondo 2009, che fin dalle qualifiche ha girato con un ritmo ben più lento di quello di Hamilton.

E c’è anche un po’ di sfortuna, per la McLaren, nel perdere quello che oggi era assolutamente il suo cavaliere migliore. In ottica Mondiale Costruttori, quindi, ci sono ancora brutte notizie: la Ferrari è ora a +22.

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