Red Bull utilizza acqua e olio come correttore d’assetto?

Dal paddock di Abu Dhabi arrivano interessanti indiscrezioni sul correttore d’assetto della Red Bull. A porre l’attenzione sull’argomento ci ha pensato la stessa Ferrari che ha chiesto alla FIA di chiarire la legittimità di alcune soluzioni tecniche che i motorizzati Renault starebbero già utilizzando.

Prima di tutto, è bene chiarire che la RB8 non dispone di un vero e proprio correttore d’assetto, ma di un sistema di vasi comunicanti che riesce comunque a simularne gli effetti. A differenza di quanto previsto con il serbatoio di benzina, quelli di acqua e olio possono essere diversi e situati in punti differenti della monoposto. Il principio fisico è semplice e conosciuto anche da chi non ha studiato fisica: un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra di loro, raggiunge lo stesso livello, dando vita ad un’unica superficie di valore costante. [Wikipedia: il principio dei vasi comunicanti]

In Red Bull avrebbero trovato il modo di spostare una certa quantità di acqua e olio dalla zona posteriore a quella anteriore della vettura, utilizzando i liquidi come zavorra per migliorare – e modificare – l’assetto, anche durante le fasi di gara. I motorizzati Renault avrebbero trovato questo escamotage modificando il motore, sfruttando una deroga concessa dalla FIA per motivi di affidabilità.

Come dicevamo in apertura dell’articolo, la Ferrari ha chiesto alla delegazione tecnica della FIA se si potesse utilizzare questa soluzione, ma da Parigi hanno risposto picche. Infatti, secondo il chiarimento firmato da Bauer, l’utilizzo di tale sistema risulterebbe illegale, poiché non è possibile utilizzare i liquidi come zavorra. La questione è ancora poco chiara, poiché arrivano notizie brevi e confuse da più fonti: pare che alla Red Bull però, questa possibilità sarebbe stata concessa per via dei problemi di affidabilità al motore. Se tale indiscrezione venisse confermata, si alzerebbe un gran polverone. Citando Raikkonen: “Wait and see”. 

 

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