I motorizzati Renault dovranno cambiare alternatori
Come tutti gli appassionati ricorderanno, dopo i numerosi guasti agli alternatori montati sui propulsori Renault, di cui tre nel solo GP di Monza, la casa francese aveva deciso, dalla gara di Singapore in poi, di utilizzare i modelli del 2011 per evitare alle squadre nuovi guai. Adesso però, come rivelato dal capo delle operazioni di pista Renault Remi Taffin ad AUTOSPORT, questi vecchi alternatori stanno raggiungendo il loro limite di utilizzo, e al massimo entro il GP di Austin qualche squadra dovrà utilizzare i nuovi modelli.
Per i motorizzati Renault la sola parola “alternatore” è diventata quasi come una parolaccia, soprattutto per la Red Bull che, sulla macchina di Sebastian Vettel, ha subito la metà di tutti i guasti che si sono presentati sui motori della losanga. Difficilmente quindi saranno entusiasti all’idea di abbandonare i modelli 2011, che in queste gare si sono dimostrati perfettamente affidabili, per quello che è, di fatto, un salto nel buio con i modelli più nuovi. Per Taffin, però, non c’è molta alternativa, anche se il cambio non riguarderà tutte le squadre: “Dipenderà da quanti chilometri verranno fatti, ma dovremo cambiarli al più tardi nel GP degli Stati Uniti. Non sarà per tutti i team, anche se ancora non sappiamo chi li cambierà e chi no”.
Taffin spiega inoltre che tutte le decisioni, sia su quali squadre dovranno montare i nuovi alternatori, sia su quando esattamente questo avverrà, spettano unicamente alla Renault. E, aggiunge, al momento non è ancora stato deciso nulla: “È difficile dire cosa sceglieremo, perché non è più una mera questione tecnica. È un problema delicato, considerando i brutti ricordi legati a questa faccenda”. È chiaro che in questa fase finale del Campionato, la Red Bull potrebbe pagare eventuali problemi di affidabilità a un prezzo ben più alto rispetto alla Lotus (che è anch’essa andata incontro al surriscaldamento dell’alternatore a Monaco, Valencia e Monza). Tuttavia la casa francese non può, ovviamente, favorire una delle sue squadre clienti rispetto ad un’altra: “Anche se abbiamo effettuato tutti i test necessari, se iniziamo a discutere su quando passare al nuovo modello la gente risponde ‘fermi, continuiamo ad usare quello vecchio’. Ma come al solito prenderemo questa decisione da soli, perché non è una scelta che possiamo far fare ai team. Dal punto di vista tecnico non sono contrari a fare questo cambio, il punto è che ci sono troppi aspetti emotivi in ballo”.
Quella della Renault non è comunque solo una scelta obbligata dalla penuria di alternatori 2011, bensì anche una decisione consapevole, fondata sulla fiducia nei confronti dei nuovi modelli studiati dal GP d’Italia: “Abbiamo testato una nuova versione a Singapore, poi un’altra ancora a Suzuka che abbiamo portato anche in Corea ed in India” spiega Taffin “Oltre a provarli in pista abbiamo effettuato le prove dinamometriche. Quando ne avremo bisogno, questi alternatori sono pronti per essere utilizzati”.