Pirelli: comunicati i dati degli pneumatici 2013 ai team
Pirelli Motorsport ha deciso di comunicare a tutt i team di F1 i dati sugli pneumatici che verranno utilizzati nel Mondiale 2013.
Questa decisione deriverebbe dal fatto che la casa di pneumatici italiana vorrebbe evitare la situazione creatasi nei primi sette GP del Mondiale attualmente in corso, che ha visto verificarsi un fatto rarissimo: sette vincitori differenti.
Ciò, spiegano in Pirelli, è stato dovuto alla difficoltà dei team a comprendere il comportamento dei P Zero versione 2012. Cosa che ha creato molta incertezza, dovuta al comportamento degli pneumatici.
I P Zero 2013 saranno differenti per composizione e costruzione rispetto a quelli attuali, ma sempre con l’obiettivo di creare spettacolo, evitando la monotonia che potrebbe venirsi a creare con super pneumatici in grado di terminare la gara con un solo pit-stop (dovuto alla regola dell’utilizzo obbligatorio di due compound per GP).
I dati forniti ai team saranno molto utili in fase di progettazione delle vetture perchè i P Zero saranno differenti anche per misure e comportamento dinamico in esercizio (quando il pneumatico è in curva, vi sarà un “coricamento” differente della carcassa). Ciò permetterà ai progettisti ed agli aerodinamici di riprodurre in scala i modelli delle gomme, in modo tale da progettare al meglio le monoposto per l’anno venturo, non dovendo più disegnare le monoposto “al buio”.
Paul Hembery, vertice di Pirelli Motorsport, è intervenuto a tal proposito: “Le squadre stanno attualmente entrando in possesso delle informazioni dei P Zero 2013. Abbiamo fatto molti test interni, in modo tale da avere a disposizione un buon pacchetto dati da poter girare ai team. Questi dati sono disponibili su un server, al quale hanno accesso tutte le scuderie nel medesimo istante, così nessuno sarà favorito e tutti potranno partire alla pari nella progettazione. Le nuove mescole si differenzieranno per aerodinamica e comportamento dinamico“.
Gli ingegneri avranno dunque a disposizione dati certi su cui lavorare, come il peso e la forma dei P Zero, ma vi saranno fattori che solo nei primi test saranno svelati, come la durata e la consistenza degli stessi.