Schumi si congeda: “Ricordatemi come un guerriero”
“Tutti mi descrivono come una leggenda delle corse, io preferirei essere ricordato come un guerriero, uno che non ha mai mollato” la firma in calce è di Michael Schumacher, intervistato da La Gazzetta dello Sport.
Il kaiser, tramite le pagine del noto quotidiano nostrano, saluta definitivamente il mondo delle competizioni; lo fa senza rimpianti, con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto.
Questa volta il ritiro è totale, assoluto. Non solo niente più F1 ma niente più competizioni: “Mi fermo completamente, la F1 è il top in quanto a velocità, emozioni, competizione. Nessun’altra categoria potrebbe regalarmi le stesse sensazioni. Continuare a correre non è nei miei piani”.
Michael sa che il triennio in Mercedes non è stato all’altezza della sua fama, che il ricordo del dominatore degli anni in Ferrari è lontano. Qual è il vero Schumi? Quanto pesano sulla carriera questi anni così modesti? Niente a sentirlo parlare, anzi gli sono serviti da insegnamento:
“Non ho alcun rimpianto, se mi guardo dietro provo solo gioia per quello che ho fatto. E’ come se avessi avuto due carriere. Nella prima ho vinto tutto, nella seconda ho imparato a perdere. E’ stato un processo di completamento, oggi sono più maturo e paziente, sono una persona soddisfatta”.
Una leggenda, un perfezionista, un fenomeno che ha sempre mantenuto un velo sincero di umiltà. Mai spaccone, mai sopra le righe, anche per questo Schumacher si è guadagnato l’affetto incondizionato di migliaia di tifosi. Che, purtroppo, non potranno più godere delle gesta del più titolato di tutti i tempi.
A quarantatrè anni il campionissimo ha altri progetti: “Ho nuovi orizzonti, adesso posso vivere senza pressioni, sono sollevato. Se volete saperlo mi dedicherò all’equitazione western. Mia moglie Corinna, che ha praticato questa disciplina per anni, ha già scelto il cavallo per me”.
Da 800 cavalli a uno solo da domare, in bocca al lupo giovane cowboy e grazie di tutto, mito.