Gp Corea 2012: Technical Review
Nonostante i pochi giorni di distanza tra il Gp del Giappone e quello della Corea, le scuderie sono riuscite a portare in campo numerose novità, figlie anche del desiderio di testare le nuove soluzioni in vista della stagione 2013.
La Red Bull, mattatrice degli ultimi tre Gran Premi, continua la propria evoluzione verso la perfezione. Sul circuito di Yeongam, le RB8 hanno sfoggiato un profilo aerodinamico posizionato orizzontalmente sulle tre derive situate al di sotto dei braccetti delle sospensioni [FOTO] finalizzato ad vincolare la direzione dei flussi. E’ stata modificata la carrozzeria in corrispondenza degli scarichi, dotata adesso di un disegno leggermente allungato e digradante in maniera meno netta rispetto alle soluzioni viste precedentemente [FOTO].
Inoltre è stato adottato l’alettone anteriore già visto a Singapore e caratterizzato dal baffo superiore dalla parte terminale “biforcuta” [FOTO]. Si sottolinea, infine, la soluzione del DDRS, introdotto a sorpresa nella scorsa gara, ora maggiormente comprensibile nel suo funzionamento grazie alle foto rubate nei box coreani. Da questa immagine, infatti, si nota il foro di ingresso del sistema che si attiva esclusivamente quando il DRS è attivo [FOTO], mentre da questa ulteriore immagine si nota lo spessore maggiorato delle paratie laterali dell’ala ed uno dei fori di uscita dell’aria, posizionato sul profilo inferiore. [FOTO]
Modifiche di dettaglio si sono viste sulla Ferrari F2012. La scuderia di Maranello ha introdotto un mini profilo alare, posizionato nel copricerchio, ed orientato in corrispondenza dei bracci della sospensione [FOTO], un nuovo fondo, dotato di un piccolo canale esterno [FOTO] posizionato quasi parallelamente al lato basso del cerchio ruota, finalizzato ad estremizzare il carico aerodinamico garantito dall’effetto Coanda. Sono state sperimentate anche differenti soluzioni relative all’ala anteriore dotata di un differente disegno del profilo superiore [FOTO] maggiormente rettilineo rispetto alla precedente versione e dotata di upper wings dal profilo meno incurvato nella zona iniziale e di dimensioni ridotte nella parte esterna. Anche l’ala posteriore è stata oggetto di numerosi test comparativi, sperimentando un nuovo elemento dotato di due sole feritoie esterne e dotato di un profilo principale dalle dimensioni ridotte ma posizionato più in basso [FOTO] come si nota dalle feritoie utilizzate per modificare l’incidenza alare coperte grossolanamente con del nastro adesivo. Infine un passo indietro è stato fatto relativamente alla disposizione degli specchietti retrovisori, adesso non più posizionati sulla prima delle seconde alette ai lati del cockpit, ma tornati alla soluzione originale, ovvero disposti su sostegni classici.
La Lotus ha introdotto, e corso solo con Raikkonen la domenica, gli scarichi ad effetto Coanda. Il disegno è ormai quello classico già visto sulle altre monoposto [FOTO] abbinato al profilo in carbonio posto davanti le ruote posteriori finalizzato al corretto indirizzamento dei flussi caldi. [FOTO] Da notare infine l’enorme apertura posta alla base del cofano motore [FOTO] frutto, probabilmente, di esperimenti in funzione di un utilizzo corretto del DDRS non ancora visto in gara.
Nuovo alettone anteriore per la Williams. Dopo la sperimentazione avvenuta nello scorso weekend giapponese è stata adottata in gara l’ala anteriore, dotata di un profilo completamente verticale della paratia laterale, in corrispondenza con la ruota anteriore, in cui si nota una leggera incavatura [FOTO], nonchè di upper flap dal profilo decisamente incurvato [FOTO].
Ancora test in casa Mercedes. La scuderia tedesca continua a lavorare nel venerdì sul DDRS anche in questo caso, come per la Lotus, mai utilizzato in gara per la difficoltà di messa a punto di tale sistema rispetto a quello adottato dalla Red Bull. Come si nota dalla foto [FOTO] vi è un doppio condotto in carbonio: in posizione DRS Off il condotto espelle l’aria da sotto il monkey seat, garantendo un maggior carico aerodinamico, mentre in posizione DRS On viene attivato il condotto superiore che soffia nella parte inferiore del profilo principale al fine di farlo stallare e guadagnare di conseguenza velocità di punta.
Focus finale sulla Catheram. La monoposto anglo-malese non è mai balzata agli onori della cronaca per le prestazioni, ma merita attenzione il complesso disegno dell’ala anteriore [FOTO] dotata di upper flap frazionate in tre elementi dalla grandezza differente, di cui il primo praticamente neutro, e di paratie laterali con doppia svergolatura per indirizzare l’aria verso l’esterno del pneumatico.
Appuntamento tra due settimane in India, dove l’attesa sarà al massimo per vedere come Newey evolverà ulteriormente le RB8 e per capire come a Maranello stanno reagendo all’attuale strapotere austriaco.