Corea, Sauber a secco di punti. E Kobayashi fa il kamikaze
GP della Corea difficile per la Sauber: dopo una qualifica non troppo brillante, la scuderia svizzera conclude la domenica a secco di punti, aggiungendo anche il ritiro di Kamui Kobayashi nella prima parte della corsa.
I piloti scattavano in mezzo al gruppo, ma nemmeno troppo indietro; sfortuna e noie tecniche li hanno tenuti lontani dalla corsa che contava davvero, e così sia Perez sia il Koba devono portare a casa quel che resta di una giornata un po’ storta, ricca di eventi, ma poco fruttifera.
Il messicano riesce comunque a concludere la propria gara, arrivando per pochi decimi ai margini della zona punti: scattato dalla 12esima posizione in griglia, dopo una buona prima parte di gara ha perso tempo prezioso ai box, sprofondando così al 13esimo posto. La gara è stata di lì ancora più ostica, e i punti non si sono dimostrati alla portata di Sergio e della sua vettura.
Il commento di Perez è amaro e lucido, perchè consapevole che il passo di gara della C-31 era tutt’altro che mediocre. “E’ davvero un peccato non aver fatto punti oggi” dichiara “perchè ero partito bene e il primo stint stava procedendo come volevamo, nonostante un piccolo problema di sottosterzo dovuto all’incidente avuto alla partenza, nel quale ho rovinato la parte anteriore della monoposto“. I problemi sono arrivati dopo la prima sosta, come continua a raccontare Sergio: “Purtroppo abbiamo avuto un imprevisto tecnico al pit-stop e da lì non siamo più riusciti a recuperare. Sono finito in mezzo al gruppo, ma avevo ancora la speranza di finire tra i primi dieci. Ero veloce, ho superato Di Resta e i problemi nel finale di Hamilton erano una buona occasione, ma non sono riuscito a sorpassarlo“.
Una Sauber sfortunata, più che sottotono quindi? Perez è abbastanza convinto di meritare di più: “Oggi penso che il sesto posto potesse essere tranquillamente alla nostra portata, se tutte le circostanze fossero andate nel verso giusto“.
E’ deluso Kamui Kobayashi, che si è visto costretto a parcheggiare la propria vettura ai box dopo appena 17 giri. “Una gara da dimenticare,” dichiara il giapponese “perchè nonostante la mia buona partenza, alla curva 3 ci siamo ritrovati in quattro, affiancati, a voler passare per primi“. Kamui si riferisce all’episodio che ha messo fuori gioco anche Button e Rosberg: “Avevo Nico a destra e Jenson e Sergio a sinistra. Qualcuno mi ha toccato da dietro, e da lì ho perso il controllo della monoposto, e non potevo fare altro che frenare“.
Il giapponese della Sauber è tanto amareggiato quanto dispiaciuto per come è andata a finire la sua gara e quella di altri colleghi: “Mi dispiace di aver rovinato la corsa ad altre persone, non era ovviamente mia intenzione. Era un momento abbastanza difficile, non sapevo dove andare e ho commesso un errore“. Il suo Gran Premio è finito dopo pochi giri: “Sono andato ai box per riparare la vettura, ma i danni erano troppo grandi per finire la gara, così mi sono dovuto ritirare“, conclude.
Monisha Kaltenborn, Team Principal, analizza così il GP di Corea: “Gara deludente per noi, dopo un costante miglioramento delle prestazioni durante tutto il weekend. La gara di Kamui è finita dopo appena qualche curva, e Sergio è stato sfortunato alla sua prima sosta, così ha perso tempo prezioso. E’ davvero un peccato per lui, ha corso una gran gara e poteva arrivare a punti, era lì a pochi decimi di secondo“.
Giampaolo Dall’Ara, Capo degli Ingegneri di pista, commenta: “Dopo la partenza avevamo entrambe le vetture danneggiate. Perez ha avuto un contatto e rotto il muso, Kobayashi nel crash con gli altri piloti ha rovinato anteriore e posteriore della monoposto, anche a causa della foratura“. Un GP tutto in salita, come continua ad analizzare l’italiano della Sauber: “Non eravamo sicuri che la macchina di Kamui fosse sicura per tornare in pista, quindi lo abbiamo richiamato per ritirarsi. Sergio stava facendo un buon primo stint, aveva raggiunto Schumacher. Quando lo abbiamo chiamato per la sosta, sarebbe dovuto uscire davanti a ben quattro vetture, ma abbiamo avuto un problema, la luce verde non si è accesa. Investigheremo su questo, ma nel frattempo abbiamo perso tempo e posizioni preziose, quando potevamo tranquillamente arrivare ottavi“.