Gp Giappone, l’analisi tecnica
Il Gran Premio del Giappone ha visto il proliferare di diverse novità sulle varie monoposto, frutto degli ultimi step aerodinamici portati in pista dai team per spremere il più possibile le vetture, in vista del finale di stagione.
Regina indiscussa degli sguardi curiosi dei tecnici avversari è stata la Red Bull RB8. La monoposto disegnata da Adrian Newey ha introdotto – a sorpresa – un sistema double DRS simile a quello già visto dall’inizio della stagione sulla Mercedes, il cui funzionamento è stato ampiamente descritto su queste pagine. Si può notare la cover mobile in carbonio [FOTO] finalizzata alla copertura dei condotti in posizione DRS off, nonchè il particolare disegno del profilo superiore dell’ala posteriore [FOTO] caratterizzato dalla parte inferiore digradante verso il basso, in corrispondenza delle paratie interne.
La scuderia anglo-austriaca, che con il doppio DRS ha finalmente colmato la lacuna inerente la mancanza di velocità di punta, ha introdotto una ulteriore versione della nuova ala anteriore già vista a Singapore. Questa si differenzia per il disegno del profilo superiore [FOTO] non più biforcurto, come visto sul cittadino di Marina Bay, ma adesso decisamente rettilineo ed in un unico pezzo.
Poche le novità viste in casa Ferrari. Molta era l’attesa in terra giapponese per le ventilate novità della scuderia del Cavallino, ma i presunti problemi con la galleria del vento ed una impasse tecnica, nociva in questo momento caldo della stagione, stanno penalizzando pesantemente la rincorsa di Fernando Alonso al titolo mondiale. Sulle vetture dello spagnolo e di Massa sono stati provati due differenti alettoni posteriori. Alonso ha provato un’ala caratterizzata da un disegno discendente delle feritoie poste nelle paratie laterali [FOTO] e con i numerosi “rastrelli” posti alla base della paratie dal disegno curvilineo a salire. Massa ha testato un’ala posteriore dotata di feritoie orizzontali [FOTO] e con un disegno dei “rastrelli” opposto e discendente verso il basso. Alonso ha provato anche una terza configurazione di ala dotata di due sole feritoie curvilinee [FOTO] e con la configurazione delle frange poste alla base delle paratie identica a quella sperimentata da Massa.
Novità di dettaglio per la McLaren. La scuderia di Woking non ha certamente disputato un Gran Premio brillante, specie con Hamilton che non ha trovato il giusto setting sulla propria vettura, ciò nonostante sono stati adottati dei sidepods dal nuovo disegno nella parte superiore. Come si vede dalla foto [FOTO] la parte superiore del profilo aerodinamico è adesso posizionata leggermente più in alto rispetto al piano di riferimento dato dalle pance laterali. Un rapido confronto con la soluzione vista sino a Singapore [FOTO] fa notare un disegno del profilo meno spigoloso nell’angolo esterno, a tutto vantaggio della pulizia dei flussi.
Anche la Williams ha rivoluzionato la prorpia monoposto. Sono stati finalmente adottati gli scarichi ad effetto Coanda [FOTO] ampiamente testati nei test del Mugello, ma rimasti in soffitta sino ad ora. Sono state testate inoltre due differenti soluzioni per l’ala anteriore [FOTO]. Una dotata di un profilo ad L rovesciata decisamente lungo nella parte superiore dal disegno arrotondato abbinato ad un profilo inferiore sdoppiato, e con gli upper flap più carichi dotati di un piccolo profilo orizzontale e di un profilo verticale, posizionato centralmente finalizzato alla divisione dell’upper flap principale; l’altra dotata di un profilo ad L rovesciata corto e maggiormente spigoloso nella parte superiore abbinato ad un profilo inferiore privo della biforcazione di cui sopra e con gli upper flap più scarichi, privi del profilo orizzontale e con il profilo verticale posizionato non più centralmente sull’upper flap, ma verso l’esterno.
Novità di dettaglio sia per la Sauber che per la Toro Rosso. La scuderia elvetica ha testato due differenti ali anteriori [FOTO], una da alto carico dotata di profili classici e di upper flap svergolati all’esterno, l’altra da basso carico priva dei profili superiori e dotata di upper flap più squadrati con l’aggiunta su questi di due piccoli profili esterni.
La Toro Rosso, che si caratterizza per due flange a rastrello integrate nella paratia dell’ala posteriore [FOTO], ha adottato delle nuove prese dei freni anteriori praticamente prive della bocca di ingresso e divenute ormai dei veri e propri dispositivi aerodinamici sulla falsa riga di quanto già visto su Ferrari e Williams.
Focus finale sulla Mercedes. La scuderia tedesca è ormai proiettata al 2013, stagione dell’annunciato riscatto vista l’ingombrante presenza di Hamilton. Nel giorno in cui è stato svelato il doppio DRS Red Bull, è stato curioso osservare il posizionamento dei condotti all’interno del muso della vettura tedesca, vera e propria detentrice dei diritti d’autore di questa soluzione [FOTO]. Si è inoltre visto un differente disegno delle carenature degli scarichi [FOTO] adesso maggiormente rettilineo e meno incurvato rispetto alla precedente uscita.
Il fermento tecnico visto ai box di Suzuka cozza con la confusione in casa Ferrari, e di sicuro i soli cinque giorni di pausa prima del prossimo appuntamento coreano non saranno sufficienti ai tecnici emiliani per trovare il bandolo della matassa con nuove soluzioni, mentre è attesa ad un pronto riscatto la McLaren, decisamente sottotono in questo appuntamento giapponese, forse anche un po’ spiazzata dell’inaspettato abbandono di Hamilton.