McLaren, sabato nero: Button 3°, partirà 8°. Hamilton 9°
Amaro verdetto delle qualifiche giapponesi per le McLaren: pur avendo una vettura che si è dimostrata ormai competitiva su tutti i circuiti, Button e Hamilton domani occuperanno, rispettivamente, solo l’ottava e la nona piazza, complici la penalità per la sostituzione del cambio in un caso, e un set-up che ha dato parecchi grattacapi nell’altro.
La qualifica di Button è stata ottima: l’inglese ha fatto segnare tempi che gli sono sempre valsi un posto nelle prime tre posizioni, ed è stato l’unico oltre alle Red Bull a conservare due set di gomme morbide in vista del Q3. Però, come lui stesso ammette, non c’è mai stata storia. E quando i tuoi rivali ad ogni giro riescono a tirare fuori decimi pesanti, staccandoti sempre di più, è impossibile non sentire un po’ di frustrazione. Soprattutto se sai che la gara non promette meglio, dato che nonostante la tua terza posizione conquistata in pista dovrai partire ben più indietro.
Lewis Hamilton è sembrato da subito meno brillante, più attardato, tanto da fare capolino alla fine del Q2, sfruttando così due set di gomme morbide, anziché restarsene tranquillo ai box insieme al compagno di squadra. E questo è stato uno degli elementi chiave della sua qualifica, considerando come sono andate poi le cose nel Q3: vedendo che il suo tempo precedente bastava ad evitare l’eliminazione, l’anglocaraibico ha deciso di rientrare, ma nel primo run della fase finale, su gomme (inutilmente) usate, il suo tempo è chiaramente scarso. A questo punto ecco l’imponderabile: il fuoripista di Kimi Raikkonen con conseguente bandiera gialla obbliga Hamilton ad alzare il piede, e il suo tempo non migliora che di un paio di centesimi. Cose che succedono quando si è costretti a puntare tutto su un unico run, ed è infatti una sorte simile a quella toccata ad Alonso. Ma in F1 il detto mal comune mezzo gaudio vale poco. Anzi, proprio considerando lo scarso risultato del leader della Classifica, questa sarebbe stata la giornata perfetta per Hamilton per mettersi nella migliore condizione di guadagnare punti importanti in gara.
Non è solo colpa delle bandiere gialle, però, stando a quanto dice l’anglocaraibico. Così com’era successo a Spa, il problema è stato un set-up completamente sbagliato. Ricordando il putiferio scoppiato proprio in Belgio, con la successiva frustrazione sfogata su Twitter, e considerando che questo è il primo GP dopo l’annuncio del passaggio in Mercedes, di sicuro ci sarà qualcuno che, in questo set-up sbagliato, vedrà del marcio. Tuttavia, Hamilton stavolta sembra volersi assumersi ogni responsabilità: “Ho avuto un buon passo tutto il weekend, poi abbiamo fatto dei cambi di assetto prima della qualifica. Pensavo fossero la cosa giusta da fare e invece è stato l’opposto. Non c’è molto altro da dire, ho fatto una scelta sbagliata e questa è la conseguenza”.
Parlando ai microfoni della BBC, Lewis arriva a dire che la bandiera gialla, di fatto, non l’ha penalizzato più di tanto. Arduo da credere: è vero che con il suo tempo migliore dell’intera sessione, realizzato nella seconda fase, avrebbe ottenuto solo l’ottava piazza, ma bisogna tenere anche conto del fatto che nel primo settore del suo secondo run in Q3 era già migliorato di due decimi. Martin Whitmarsh, infatti, non ha dubbi: “Effettivamente Lewis ha lottato col sottosterzo, non si trova a suo agio come dovrebbe essere. Ma con il giro sugli pneumatici nuovi sarebbe arrivato sicuramente alla seconda fila”. E lì sarebbe rimasto, a differenza di Button.
Il Team Principal, insomma, non può certo dirsi soddisfatto: “Sono chiaramente deluso, sia per Lewis che ha trovato le bandiere gialle, sia per Jenson che nonostante il suo ottimo lavoro non è mai riuscito a lottare con le Red Bull. Comunque avremmo dovuto avere due macchine in seconda fila, e invece sono in quarta e quinta. Dovremo correre bene, e correre tanto, per poter raggiungere il podio.
Nonostante il livello prestazionale sfoggiato nelle libere, insomma, entrambe le McLaren scatteranno dietro tutti i principali avversari. Ma ci pensa Jenson Button a infondere ottimismo alla squadra e ai tifosi: “La macchina va bene, la messa a punto era ottima e la sentivo perfetta. Non partiremo nella migliore delle posizioni, ma penso proprio che possiamo fare una bella gara”. E come ben si sa, i punti si danno la domenica.