Mercedes: Schumacher era 3° scelta dopo Hamilton e…
Dopo la “tempesta” di venerdì, nel quale sono cambiati alcuni, importanti, rapporti di forza all’interno del Circus, affiorano nuovi dettagli sulle ultime ore che hanno preceduto l’ufficializzazione di Lewis Hamilton alla Mercedes e Sergio Perez alla McLaren.
Proprio il giorno prima degli annunci ufficiali congiunti di Sauber, McLaren e Mercedes, nell’ambiente della F1 era circolata voce che Schumacher fosse legato alla volontà di Lewis Hamilton, e non certo l’opposto. Hamilton, grande opportunità di mercato piloti 2012, per Mercedes era un’occasione da non perdere.
Brawn ha più volte affermato che Hamilton è stato messo sotto contratto perchè Schumi era (e sarebbe tutt’ora) indeciso sul da farsi nel prossimo futuro: “Abbiamo cercato e acquisito Lewis perchè Schumi è da tempo che non sa che fare. E’ indeciso se continuare o meno e non ha comunicato nulla alla squadra. Per questo ci siamo cautelati prendendo un grande campione“.
La realtà però, è ben diversa. Mercedes aveva deciso da tempo di appiedare Schumi e, proprio in queste ore, è stato reso noto – grazie a “spifferi” usciti dai corridoi di Brackley – che Schumi sarebbe stato addirittura la terza scelta della casa di Stoccarda.
Se la casa dalla “stella a tre punte” avesse incassato il no dell’inglese di origine caraibica, avrebbe virato lo sguardo ad altri lidi, perchè vi era un’altra possibilità, una possibilità non presa in considerazione da nessuno, ma sensatissima.
Il “Piano B” sarebbe stato il neo pilota McLaren, Sergio Perez. I contatti erano avviati e Perez avrebbe dato l’assenso al suo manager per trattare e firmare con Mercedes, perchè si riteneva pronto per il grande salto. Il salto ad un top team.
Ora, tutti ormai sappiamo com’è andata, con Hamilton promesso sposo di Mercedes che ha mantenuto la parola data e il messicano della Sauber finito a Woking. Tutto ciò però, fa capire come Schumacher non rientrasse più nei piani Mercedes già da tempo. Perez infatti era seguito da McLaren e Mercedes da qualche mese, con contatti già avviati con entrambe le scuderie.
Ora Schumi pare abbia più di un piede fuori dalla F1, a meno di clamorose sorprese, le quali avrebbero il nome di Sauber (ma c’è il problema non sottovalutabile dell’ingaggio alto del Kaiser) e l’ipotesi difficilmente percorribile ma assai affascinante che riporterebbe Michael a Maranello. Nelle prossime settimane sapremo certamente cosa Schumi vorrà fare “da grande”.