Le novità tecniche dei team al Gp di Singapore
Il circuito cittadino di Singapore ha imposto a tutte le scuderie un passo indietro rispetto alle soluzioni tecniche adottate negli ultimi due appuntamenti di Spa e Monza. La conformazione del tracciato ha visto il ritorno, su tutte le monoposto, di ali da alto carico dotate di innumerevoli profili aggiuntivi.
La Ferrari ha adottato la nuova ala anteriore testata la scorsa settimana a Magny Cours. Come si nota [FOTO] sono stati reinstallati gli upper flap doppi ed è stata introdotta una nuova paratia laterale dotata di tre fori di ingresso alla base della stessa, di una notevole svergolatura finalizzata ad una maggiore pulizia del flusso che investe le ruote anteriori e di due derive – una orizzontale ed una verticale – poste in corrispondenza della citata svergolatura. A differenza della versione sperimentata nei young test svoltisi sul circuito francese, non sono stati utilizzati i nuovi piloni di sostegno dell’ala dal disegno ad “S”, mentre si è preferito mantenere i piloni standard.
Nelle libere del venerdì è stato testato un nuovo alettone posteriore dotato di un profilo principale rialzato nella parte centrale, di un profilo superiore dotato di doppie svergolature e di ben sei feritoie verticali. Testato da Alonso, questo è stato accantonato subito dopo le libere.
Anche in casa McLaren si sono viste diverse novità, seppur di dettaglio. La monoposto inglese è sicuramente la regina del momento, anche se i guasti patiti da Button a Monza e da Hamilton a Singapore devono far riflettere i tecnici di Woking. La monoposto ha girato con una nuova ala posteriore [FOTO] fornita di paratie laterali con una nuova configurazione delle feritie di sfogo. Queste sono adesso sei e disposte in scala discendente. L’ala anteriore è tornata in versione da alto carico grazie alla reinstallazione dei doppi upper flap sdoppiati [FOTO], mentre al posteriore è stato applicato il monkey seat [FOTO] che in questa foto è abbinato alla vecchia ala posteriore.
La Red Bull ha ritrovato se stessa sul tortuoso cittadino di Singapore. Se, infatti, le velocità di punta non elevate avevano fatto soffrire le monoposto anglo-austriache sul circuito di Monza, le medie decisamente inferiori del toboga asiatico hanno esaltato le caratteristiche aerodinamiche della monoposto di Newey.
Per l’appuntamento notturno di Singapore la RB8 ha sfoggiato una nuova ala anteriore [FOTO] dotata di una parte esterna del profilo superiore sdoppiata. Anche la scuderia di Vettel e Webber ha reinstallato gli upper flap all’anteriore, per cercare un maggiore carico sulla monoposto. Curioso il dettaglio del piccolo profilo orizzontale posto sulla parte interna della paratia laterale. Anche al retrotreno è stata introdotta una nuova ala posteriore [FOTO] dalla notevole svergolatura centrale del profilo superiore e dotata di un profilo principale decisamente rialzato nella parte centrale. Anche il profilo aerodinamico posto sopra il cambio è di nuova concezione ed è adesso caratterizzato da un disegno svergolato verso l’alto [FOTO] ed abbinato al monkey seat.
Molto attiva la Mercedes nello sviluppo. La scuderia tedesca ha introdotto gli scarichi finalizzati allo sfruttamento appieno dell’effetto Coanda, già testati ampiamente a Magny Cours [FOTO]. Novità sono state viste sull’ala anteriore ove sono stati introdotti degli upper flap sdoppiati [FOTO] con una distanza tra i due profili digradante sostenuti da un supporto a L.
La scuderia tedesca ha sperimentato varie ali anteriori nel venerdì delle libere e, tra le varie soluzioni, va menzionata la soluzione evidenziata in questa foto priva degli upper flap esterni e dotata di un profilo ad L centrale dal disegno decisamente spigoloso in contrasto con la soluzione adottata dalla medesima scuderia nelle uscite precedenti [FOTO] e decisamente più morbida nel disegno.
Anche il retrotreno della W03 è stato oggetto di numerose modifiche. E’ stato anzitutto introdotto uno sfogo centrale dalle dimensioni generose viste le temperature estremamente calde di Singapore, abbinato ad un monkey seat dal disegno svergolato dei piloni di sostengo esterni. Il fondo vettura, in funzione di un miglior funzionamento dei nuovi scarichi, è stato dotato di profili aerodinamici dal disegno complesso [FOTO]. Questi non sono tuttavia applicati al pavimento della vettura, ma sono collegati al cestello della ruota posteriore, soluzione questa inedita e mai vista su altre vetture.
La Lotus ha introdotto una nuova ala anteriore dotata di upper flap dal disegno estremo, posizionati sulla prima miniparatia posta in posizione più esterna, e dotati di una notevole curvatura interrota da un profilo verticale in carbonio per poi riprende con un disengo decisamente più lineare ma inclinato verso l’esterno. Anche questa ala ha, così come la Red Bull, la parte centrale del profilo superiore sdoppiata al fine di garantire un maggior carico anteriore.
Focus finale sulla Williams. La scuderia di Sir Frank ha introdotto un nuovo muso, definito a “pellicano” [FOTO] già visto in precedenza sulla Lotus e finalizzato a garantire un maggior carico aerodinamico sull’avantreno.
La gara notturna di Singapore ha quindi confermato l’ottimo lavoro svolto dai tecnici McLaren che hanno finalmente consegnato ad Hamilton e Button una monoposto competitiva su ogni tipo di circuito, mentre la Ferrari si trova in una situazione di immobilità tecnica, causa probabilmente del volto scuro di Alonso a fine gara.
Vedremo sul prossimo e più probante circuito di Suzuka se la Red Bull e la Rossa di Maranello riusciranno a recuperare il gap tecnico dalla McLaren e consentire a Vettel ed Alonso di duellare ad armi pari con la freccia d’argento.