Vettel ringrazia Hamilton e vince a Marina Bay
Sebastian Vettel ringrazia la buona sorte ed il cambio difettoso della Mp4-27 di Lewis Hamilton. Il tedesco ha trionfato per il secondo anno consecutivo il GP di Singapore, sul circuito di Marina Bay, davanti alla McLaren di Jenson Button ed alla Ferrari di Fernando Alonso.
Una vera e propria “maratona” ad eliminazione, durata due ore nette (non riuscendo a completare però il numero di giri previsti, 61), con pochissime emozioni nelle posizioni di testa, sino alla rottura del cambio nella vettura di Hamilton, al giro 23.
Sino a quel momento era gara a due tra il tedesco della Red Bull e l’anglocaraibico. Dietro di loro il vuoto, con Button – terzo – l’unico in grado di stare al passo dei primi due.
Dopo il prematuro ritiro di Hamilton, due entrate della Safety Car hanno permesso di ricompattare il gruppo, con Button ed Alonso che hanno colmato il gap dal tedesco e hanno insidiato la sua prima posizione. Al secondo re-start però, Alonso ha perso terreno dai primi due, causa pneumatici meno freschi e il GP è stato affare tra Vettel e Button.
Vettel, con una serie di giri veloci verso il termine del tempo di gara, ha distanziato Button di pochi decimi, ma fondamentali per poter mantenere il primo posto e trionfare così come fece lo scorso anno.
Uscito dalla monoposto, Seb ha accarezzato la sua RB8 per tanti motivi: la vittoria dopo nove GP (la serie più lunga di astinenza da vittorie dalla prima, ottenuta a Monza nel 2008 con la Toro Rosso), l’affidabilità in una gara così dura per la meccanica e delle monoposto. Nonostante la duplice uscita della Safety Car infatti, non vi è stato alcun problema di sorta nella RB8, evitando di far la fine di Valencia e Monza.
“Questa è una delle gare più dure del Mondiale – ha detto Vettel al temine della corsa, intervistato da Eddie Jordan – la quale è anche molto lunga, con un asfalto particolarmente sconnesso ed irregolare. E’ stata una fortuna la rottura capitata ad Hamilton, sarebbe stata una bella lotta tra noi però. Abbiamo avuto un buon passo per tutto il weekend, e sono felicissimo per questa vittoria. Infine, dedico questo successo al Dottor Sid Watkins, che ha fatto tanto per noi e per la sicurezza in F1“.
Vettel si trova ora in seconda posizione, riducendo lo svantaggio dal leader della classifica piloti Alonso di dieci punti. Seb ha ora 29 punti di ritardo dall’asturiano.
Peggio è andata a Webber. Partito in settima posizione, Mark non è riuscito, per l’ennesima volta, a recuperare posizioni in gara nonostante una vettura altamente competitiva.
Il 10° posto finale non soddisfa certo l’alfiere Red Bull, il quale ha praticamente abbandonato ogni velleità di titolo mondiale. Un’inspiegabile perdita di prestazioni dopo la firma del contratto con la scuderia di Milton Keynes per il 2013.
La Red Bull, attraverso la vittoria di Vettel ed il piazzamento a punti di Webber, incrementa il divario dagli inseguitori nel Campionato Costruttori, anche attraverso il ritiro di Hamilton. Uno “zero” pesante per la McLaren e un’ulteriore nota positiva nel weekend dei lattinari.
Aggiornamento ore 19:48 – Mark Webber è stato penalizzato con 20 secondi aggiunti al tempo di gara. Dunque viene classificato undicesimo. A punti Sergio Perez.