Singapore, la Sauber arranca in qualifica
Una qualifica un po’ sottotono quella della Sauber a Singapore, che conferma la scarsa consistenza già vista nelle libere del venerdì: Kobayashi si piazza diciottesimo e Perez non va oltre il quattordicesimo posto in griglia.
Scarso feeling su un percorso cittadino, sovrasterzo, aderenza non perfetta sono alcune delle cause di questo risultato non certo soddisfacente per una squadra che negli ultimi tempi ha anche lottato per le primissime file, portando spesso e volentieri i propri piloti tra i primi dieci.
Alle noie meccaniche (tra cui anche un contatto con i muretti di protezione da parte di Perez) si aggiunge anche la delusione di non vedere subito efficaci le novità tecniche portate a Marina Bay: aggiornamenti che sulla monoposto non hanno finora soddisfatto i piloti, come era accaduto nelle altre occasioni.
Parla Kamui Kobayashi, che è uscito subito di scena in Q1 con il tempo di 1:49.933: “Le abbiamo provate tutte, ma non siamo riusciti ad eliminare il sovrasterzo sulla mia C31. Non è il problema migliore da avere su un circuito cittadino come questo, non si riesce a controllare la vettura“. Disagio già provato dal Koba qualche gara fa: “Si tratta dello stesso inconveniente avuto a Budapest, e lì è stata davvero una lotta con la macchina“. Posizione difficile dalla quale partire domani, ma il giapponese non è esattamente un tipo di pilota arrendevole: “Così come è messa la vettura oggi, non possiamo andare lontano domani. Non vedo come potrò recuperare posizioni in pista, ma di certo la corsa è lunga e imprevedibile. Una safety car che entra all’improvviso, o qualsiasi altra cosa capiti, sarò pronto a sfruttarla insieme al team per fare dei buoni punti“.
E’ andata un po’ meglio a Sergio Perez, che ritorna comunque con i piedi per terra dopo la gara fenomenale di Monza. 14esimo con il tempo di 1:48.505, ottenuto con le gomme supersoft, commenta così la sua qualifica: “Weekend difficile per noi qui a Singapore. La cosa che più ci sta penalizzando è il fatto che il nuovo pacchetto di avanzamenti sulla vettura non dà i risultati sperati. E’ una sorpresa alquanto incredibile per noi, ogni novità aveva sempre dato i suoi frutti immediatamente prima di oggi. La mia vettura non riesce ad avere sufficiente downforce, ma io ho cercato di trarre il massimo comunque. Abbiamo lavorato, ma qualcosa non è andato per il verso giusto“.
Peter Sauber cerca di scacciare l’amarezza di una qualifica deludente: “Ovviamente non partiamo da dove ci aspettavamo di essere, e non è incoraggiante. Ma oggi abbiamo fatto tutto il possibile e, soprattutto, la gara è domani“. Il team principal Sauber sa, come Kobayashi, che ogni corsa ha una storia a sè, ricca di episodi: “Siamo partiti indietro anche altre volte, e spesso siamo riusciti a raggiungere la zona punti anche partendo svantaggiati. Aspettiamo domani“.
Conclude Giampaolo Dall’Ara, Capo Ingegneri di Pista: “E’ stato un venerdì di prove libere difficile per noi, e perciò solo stamattina siamo riusciti a lavorare un po’ sulla vettura. Abbiamo migliorato alcune cose, ma non abbastanza da raggiungere posizioni migliori in griglia. Il risultato di questo sabato rappresenta la nostra reale posizione rispetto alle altre squadre, ma sono fiducioso: abbiamo individuato quali sono i nostri problemi e, anche se non potremo risolverli qui, domani possiamo ancora fare bene, con alcuni set di gomme nuove. Di solito il nostro passo gara è migliore rispetto alla qualifica, anche se non sarà affatto facile“.