L’ombra della politica infanga il GP d’Italia a Monza
Il Gran Premio d’Italia a Monza è ormai stato archiviato e, sportivamente parlando, tutto è andato bene. Ma appena fuori dalle cronache sportive, Monza è stata tartassata dalle polemiche. Si è cominciato con l’inchiesta sull’Autodromo, passando poi per la polemica dei biglietti gratis agli assessori e finendo alla rissa sfiorata dai bodyguard del Ministro Fornero con gli uomini di Ecclestone. Ma andiamo con ordine.
Basta fare un passo indietro a prima del weekend italiano per scoprire come Assessori e consiglieri comunali arrivino gratis in tribuna al GP. Si tratta di una convenzione – fanno sapere – perché di fatto il Comune è comproprietario dell’impianato. Così ogni consigliere può disporre di 2 biglietti più altri 2 su richiesta. Peccato che spesso degli amministratori non ci sia neppure l’ombra e che quei biglietti esclusivi vengano ceduti a parenti ed amici.
L’area ospitalità del Comune, situata presso la sala 5 dell’Hospitality Building al primo piano, prevede anche un buffet per gli ospiti per i tempi di attesa prima del Gran Premio. Però basta farci un salto per capire che degli amministratori monzesi c’è veramente solo qualche traccia. E’ vero che questo non ha nessun costo per il comune, ma è altrettanto vero che quei posti “a scrocco” potrebbero invece essere utilizzati in maniera diversa, le idee in tal senso non mancherebbero.
Ma oltre le polemiche relative ai privilegi della casta politica, a gettare fango sul weekend monzese ci ha pensato la scorta del Ministro Fornero. E’ emerso oggi che due uomini della scorta hanno cercato di forzare il blocco che separa dalla griglia di partenza. I bodyguard, sprovvisti di pass a differenza dei due politici, hanno prima risposto al fermo con spintoni e parole grosse, poi pare abbiano minacciato gli addetti facendo vedere la pistola nella fondina. Una vergogna denunciata dal Direttore del circuito, Enrico Ferrari.
“Quando ieri dall’Inghilterra mi hanno chiamato gli uomini di Ecclestone per lamentarsi dell’accaduto, ho provato un forte senso di umiliazione”, ha raccontato il Direttore Ferrari al sito Repubblica.it. “Non possiamo andare avanti così, ogni anno è sempre peggio. Ma la pistola è troppo. Per il futuro saremo costretti ad adottare il numero chiuso per i politici in griglia”.
Gli uomini di Ecclestone hanno ceduto all’intimidazione e tutto il gruppone al seguito dei due politici è entrata sulla griglia di partenza. Testimoni parlano di un gruppo di dieci, quindici persone. Tuttavia, pare che sia la Fornero che il sottosegretario De Mistura non si siano accorti di nulla, poiché erano già passati per primi, essendo provvisti regolarmente dei VIP Pass per accedere alla griglia di partenza.
Non solo: oltre il danno, la beffa. Perché la responsabilità di quanto accaduto è del circuito. Come spiega il Direttore, questo accade “Perché il contratto è con noi. Ma io cosa posso farci se sono le forze dell’ordine le prime a non seguire le regole? Mi sono stufato di sentire le lamentele degli organizzatori e della Federazione”, ha sbottato.
E anche un operatore del circuito ha fatto eco al direttore, aggiungendo: “E’ stata una delle cose più imbarazzanti della mia vita. Ogni anno è sempre peggio. Nel 2010 sono stato minacciato io stesso, per un motivo identico. Sono scene da paese incivile. La Formula 1 fa il giro del mondo e queste cose capitano solo in Italia“.
Parole sante. Basti pensare che il governatore del Texas, considerato il terzo uomo più potente d’America, non ha potuto portare con sé i due addetti alla sicurezza e nessuno si è lamentato. Non sarebbe ora di evitare di portare tutti questi esponenti politici in pista? Ce n’è veramente bisogno?