Ferrari: “strana” convocazione di Perez a Maranello
Serio Perez e Felipe Massa sono amiconi per la pelle, ma anche “acerrimi” rivali. Perchè non è un mistero che il sorprendente messicano della Sauber sia uno dei piloti più quotati per vestire i colori della Ferrari e affiancare Fernando Alonso nell’immediato futuro.
Bisogna però partire dalle parole di Stefano Domenicali che nel dopo gara di Monza così si è espresso nei confronti di Perez: “Checo è un nostro pilota, ha un grande talento ma non vogliamo bruciarlo accelerando il suo processo di crescita”. Un messaggio indiretto al pilota sudamericano che potrebbe suonare più o meno così: “Sei bravo ma non montarti la testa, hai ancora tanto lavoro da fare”.
Non è un caso, quindi, che Sergiolino sia stato convocato in fretta e furia a Maranello per lavorare un’intera giornata al simulatore. Sul sito ufficiale della Rossa si apprende che “A calarsi nell’abitacolo della struttura costruita all’interno della Gestione Sportiva sarà Sergio Perez, a Maranello secondo quanto previsto da mesi nel suo programma di attività come pilota della Ferrari Driver Academy”.
Quel “come previsto da mesi” rasenta la più classica delle “excusatio non petita, accusatio manifesta”, perchè la vicinanza con la splendida gara di Monza è fin troppo casuale per essere vera. Non a caso la Ferrari ha prontamente chiamato Luca Baldisserri, responsabile del programma FDA, per discutere del “caso” Perez.
Il messicano è il pilota di punta dell’Accademia Ferrari eppure non sono piaciuti alla Rossa alcuni atteggiamenti un po’ spacconi di Checo. “Io penso solo alla Sauber e a me stesso, quando corro non guardo in faccia a nessuno…” ecc.
Il ragazzo ha carisma e carattere da vendere, ma il Cavallino teme che Sergio si senta un po’ troppo “arrivato” dopo i tre magnifici podi stagionali. Ecco perchè la giornata a sgobbare al simulatore non va vista come una punizione per il doppio sorpasso alla Ferrari (sarebbe folle!) ma come un importante e affettuoso monito: “Testa bassa e lavorare, il tuo percordo in FDA non è finito”. Questo il senso della repentina “chiamata alle armi”.
Il presidente Montezemolo e Domenicali nella giornata di ieri hanno avuto anche un summit “sia per fare il punto sull’immediato – il rush finale del campionato – sia per discutere più a medio termine, esaminando quindi i piani di sviluppo e di rinnovamento della Scuderia su tutti i fronti”. Così si apprende sempre dal sito della Ferrari.
Magari Perez, dopo la quasi certa lavata di testa, riceverà anche gli applausi per il garone di domenica ma per l’auspicata “promozione” a titolare dovrà dimostrare umiltà e abnegazione. Probabile che la Ferrari, incantata dal talento di Sergio, sia propensa a metterlo da subito in macchina ma ci sono ancora dei dettagli da limare che fanno la differenza.
Un potenziale pilota Ferrari deve dimostrarsi impeccabile anche fuori dall’abitacolo. Durante le ore che passerà a “giocare” al simulatore, Checo avrà tempo di pensare a come essere leggermente più diplomatico e meno aggressivo nelle dichiarazioni…