Kubica torna a parlare: “Devo decidere io cosa fare in futuro”
Era da quel maledetto 6 febbraio del 2011 che non sentivamo parlare Robert Kubica ai microfoni dei giornalisti. Venti mesi di silenzio in cui ogni minima indiscrezione sul suo stato di salute hanno fatto notizia, senza però trovare mai una conferma da parte del pilota polacco che si era trincerato in un comprensibile silenzio stampa.
Questa sera, Robert tornerà a gareggiare in una competizione sportiva. Si tratta del Rally “Ronde Gomitolo di Lana” a Biella. Insomma, Robert ricomincia da dove aveva lasciato, quasi come a esorcizzare i fantasmi del passato e ricominciare una nuova vita.
Il collega Antonio Boselli, dell’emittente satellitare Sky, ha avuto l’occasione di intervista il pilota polacco poco prima della sua partecipazione al rally che prenderà il via questa sera. Sentire dalla sua voce diretta che su di lui è stato raccontato tutto e il contrario di tutto, fa enormemente piacere. “In questi mesi sono state dette una marea di cavolate, una dietro l’altra. Io sono fatto così, parlo solamente quando sono certo di qualcosa. Per quello ho deciso di farlo solo ora che parteciperò a questo rally, poi si vedrà”.
Il polacco non nasconde che l’aria del Circus gli manca, ma poi ammette: “Avrei preferito tornare da qualche altra parte, però questa è la fase un po’ più attiva del mio percorso di riabilitazione. Spero di poter tornare dov’ero, però diciamo che questo è un bel traguardo per me. Essere qua a Biella è un’emozione, dopo venti mesi difficili”.
Riguardo alla competizione di questo weekend, Robert racconta: “Non guarderemo nessun rilevamento cronometrico, perché ovviamente si tratta di riabituarmi alla guida. Essendo un pilota, penso che il mio corpo è abituato a certe cose e ci sono delle sensazioni che posso percepire solo quando guido”.
La fase riabilitativa è lunga e non del tutto terminata. L’unica cosa certa è che Robert, nei mesi scorsi, è stato anche in pista per provare diversi tipi di vetture, come lui stesso ha confermato: “Ho svolto vari test in pista con macchine performanti, ma devo decidere io cosa fare e vedere se l’obiettivo F1 è raggiungibile o no”. La parole “fretta” è decisamente bandita in questo momento dal vocabolario del polacco: “Non mi do nessuna percentuale e nessun tempo per tornare. Sono contento di essere qui oggi. Nella vita bisogna accontentarsi anche di meno di quello che si vorrebbe. Quello che succederà in futuro, sinceramente non lo so. Farò di tutto per essere in piena attività l’anno prossimo. Questi mesi mi serviranno per capire cosa farò”.