A Spa Massa è 5°, Alonso out ma ottimista
“C’è poco da dire”: questo il commento a caldo, laconico, di Stefano Domenicali dopo il pasticciaccio brutto causato da Romain Grosjean che aggancia prima Hamilton, poi carambola su Alonso e Perez, facendo finire la gara dell’asturiano che può solo guardare i suoi diretti avversari rosicchiargli qualche punto.
Alonso è stato comunque miracolato: la Lotus E20 del francese gli ha sfiorato la testa e le mani, ma sta bene (solo un po’ di mal di schiena). Questa è la cosa più importante. Per quanto riguarda invece la gara e i risultati: doveva essere il GP del “controllo”, con un Fernando che puntava al podio e a guadagnare altri punti sui due alfieri Red Bull… e invece patatrac!
Zero punti per lo spagnolo, secondo posto per Vettel, che scavalca Webber e diventa il secondo in Classifica Generale e Mark che finisce sesto dietro ad un redivivo Massa. Ma Alonso, nel dopo gara, appare abbastanza tranquillo e ammette, candidamente: “La buona notizia è avere Hamilton a 47 punti. Avere Vettel a 24 forse non è un problema!”. Una considerazione giustamente motivata dal contemporaneo ritiro di Lewis e dall’ottimo stato di forma attraversato, oggi, dalla McLaren.
E infatti Button ha fatto gara a sè, poi Sebastian che ha approfittato del trambusto firmato da Grosjean, quindi Raikkonen che continua a non andare oltre ottimi piazzamenti a podio. Un podio dove doveva esserci anche Alonso, che comunque grazie ai suoi 24 punti di vantaggio su Vettel rimane in testa al Mondiale. Alla vigilia di Spa i punti di vantaggio sul secondo (Webber) erano 40. Button, Vettel, Raikkonen quindi: un podio dove Nando doveva esserci, ma non c’era. La responsabilità è da addossare tutta a Grosjean, che conferma la sua incapacità di gestire il caos delle partenze. Gli incolpevoli birilli della sua carambola pagano un prezzo carissimo, ma alla Ferrari guardano già avanti.
Smaltita la rabbia per l’incidente della partenza, tutte le attenzioni dei ferraristi si accentrano su Massa. Su di lui pesano le responsabilità di quella seconda guida che, in casi come questo, deve dare una mano al compagno di squadra ormai fuori gioco e alla sua stessa scuderia, tentando di rubare punti ai diretti avversari. Missione compiuta solo a metà. Felipe parte bene, ma il caos dell’incidente gli fa perdere tante posizioni. Poi lo ritroviamo a sandwich tra le due Red Bull: davanti Webber, dietro Vettel. Eccolo lì a misurarsi proprio con i diretti contendenti il titolo Piloti con il suo team mate. Ma il tedesco passa e le speranze dei sostenitori della Rossa si affievoliscono. Tutti temono di vedere un’altra gara opaca da parte del paulista. Poi però Massa ritrova il passo, nonostante continui a soffrire con le proprie gomme. Impensabile per lui, per sua stessa ammissione, una strategia ad una sola sosta.
Al 15° giro è in posizione 12#. Al 18° passa Rosberg ed è 9#. La cavalcata continua: passa la Toro Rosso di Ricciardo ed è 6#. Dopo la prima girandola di pit stop, Vettel lo passa ancora, rubandogli la 5# posizione. Siamo al 24° giro. Ma il brasiliano non si scoraggia e continua con un ottimo passo. Lo vediamo passare in maniera perentoria un ottimo Bruno Senna. Vero è che spreme la sua F2012 al massimo, sopravanzando il compatriota grazie a Kers e DRS, ma il passo della sua monoposto è comunque buono. Al 36° giro Felipe passa Webber. E’ questa l’unica buona notizia per il muretto Ferrari: Webber è dietro, Massa gli toglie qualche punto. Ma Vettel vola in alto e chiuderà secondo. Che fosse lui il vero uomo da battere, il vero antagonista di Alonso per il Mondiale, lo si sapeva già. Alla fine Massa chiude quinto, non male.
Domenicali, molto nervoso subito dopo l’incidente della partenza, è poi apparso più freddo e ottimista dopo la fine della gara: “Felipe ha fatto una buona gara, soprattutto considerando la sua Qualifica. Teneva il passo di Kimi. Certo, siamo dispiaciuti per Fernando visto quello che potevamo fare, visto il passo che avevamo. Comunque adesso guardiamo avanti. E’ una cosa che può succedere anche agli altri. Certo, le responsabilità dell’incidente sono evidenti. Saranno i commissari a doverle valutare, non io.”
Positivo e ottimista anche Alonso: “Sto bene. La cosa più importante è che fra cinque giorni saremo a Monza. La cosa più brutta sono i punti persi e un possibile podio sfumato. Era quello il nostro obiettivo. Ma mi sono ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un peccato aver interrotto la striscia positiva di 23 gare consecutive a punti. Un record di Shumacher, difficile da battere. Ci riproveremo fra altre 23 gare. In ogni caso sapevamo che sarebbe stato difficile avere un distacco superiore ai 40 punti“.