Romain vuole la prima vittoria con Lotus, come fu per Senna
Lui è il ragazzo al quale hanno dato una, rarissima, seconda opportunità. Addirittura, l’opportunità numero 2, è arrivata dalla stessa scuderia che lo aveva fatto debuttare in quello sfortunatissimo 2009. E’ vero, cambia il nome (Renault prima e Lotus ora), ma è la sostanza a non cambiare, ed è la sostanza quella che conta.
Questa seconda possibilità, Romain Grosjean, la sta sfruttando davvero bene, essendo un rookie in molte piste del circuito: 76 punti in campionato, settima posizione in classifica generale a parimerito col Campione del Mondo 2009 Jenson Button, tre podi conquistati nella prima metà della stagione (Bahrain, Canada e Ungheria) e la concreta possibilità di aspirare alla vittoria nonostante qualche passo falso di troppo dovuto all’irruenza del semi-debuttante.
La consapevolezza di avere un mezzo in grado di poter primeggiare in qualunque tipo di circuito ha accresciuto le aspettative di Grosjean nei propri confronti. Ad inizio stagione, al francesino, sarebbe bastato non sfigurare troppo nei confronti del Campione del Mondo 2007 Raikkonen, suo compagno di squadra. Ora Romain punta dritto alla vittoria e non c’è Raikkonen che tenga.
Anzi, la vittoria è diventata davvero il prossimo obiettivo del francese, che intende emulare uno dei più grandi piloti della storia delle corse, il quale ha vinto il suo primo GP proprio al volante di una Lotus, ovvero Ayrton Senna: “La vittoria non è un’ossessione ma un obiettivo concreto che Lotus si è posta nel corso della stagione, avendo potuto constatare il potenziale della E20. Inoltre sarebbe fantastico poter emulare Ayrton Senna: vinse la prima corsa della carriera in F1 al volante della Lotus ed è anche stato l’ultimo pilota a vincere con questo marchio glorioso. Voglio succedergli in questa particolare classifica, ci terrei molto e sarebbe motivo di grande orgoglio per me!“.
Grosjean prosegue: “Dato il grande lavoro che abbiamo svolto in fabbrica, anche per quanto riguarda gli sviluppi, dobbiamo cercare di capitalizzare tutto il nostro potenziale, che è davvero notevole. Abbiamo ancora delle possibilità per fare bene e raggiungere i nostri obiettivi, penso proprio che potremmo farcela, continuando in questa direzione“.
Se Boullier non vuol sentir parlare della vittoria come reale obiettivo Lotus in questo 2012, Grosjean va decisamente controcorrente alle parole pronunciate dal Team Manager francese, non nascondendosi e non tirandosi indietro di fronte alle reali possibilità di questa Lotus. E’ un “gioco” rischioso, quello intrapreso da Romain ma, se alla fine, avesse ragione lui?