Wolff: il talento del pilota viene prima del denaro
Mancano ancora due settimana al GP del Belgio a Spa Francorshamps e questa dichiarazione di Toto Wolff, direttore esecutivo Williams, sembra quasi fatta ad hoc in riferimento ad una gara come quella delle Ardenne.
Da sempre spinoso per gli appassionati, ma a tratti vitale per certe scuderie, l’argomento dei cosiddetti piloti paganti continua a tenere banco: Wollf sponsorizza infatti il giovane Valterri Bottas, e nel team Williams gestisce già Pastor Maldonado e Bruno Senna, accusati di correre nel Circus soltanto grazie a lauti sponsor alle loro spalle e nomi celebri ereditati dal passato.
Ma secondo l’austriaco il discorso economico non potrà mai prendere il sopravvento su quello puramente tecnico: “Ci sono cose che non si possono nè comprare nè imparare” dice “e una di queste è il talento di un pilota. Riflessi, intelligenza, capacità di portare una monoposto al limite non potranno mai essere sostituiti da un semplice sponsor. E’ vero, lo ammetto, che il denaro può comprare un posto in F1, ma vi assicuro che c’è sempre dell’altro, in prospettiva, e il talento sarà sempre prioritario“.
Reagisce quindi alle accuse Wollf, e spera che un’altra vittoria come quella di Pastor Maldonado in Spagna e una definitiva affermazione del nipote di Ayrton smentiscano totalmente queste voci: ha deciso di lasciar spazio anche ai piloti con una valigia ricca di quattrini, ma da questa devono uscire anche numeri da grandi uomini da corsa, e il prima possibile, magari.