Raikkonen apre alla Rossa: “Ferrari? Mai dire mai…”
“Per la scelta del secondo pilota non abbiamo alcuna fretta”. Le bocche cucite in casa Ferrari sono il segnale più chiaro che qualcosa in pentola bolle eccome. Maranello sembra intenzionata più che mai ad affiancare a Fernando Alonso un pilota dello stesso rango, in modo da poter giocarsi la carta “Dream Team”. Un jolly troppe volte accarezzato e mai realizzato.
Dopo il “no” secco di Mark Webber, che nonostante l’età rimane un validissimo pilota, le ultime candidature per il sedile di Felipe Massa sono quelle di Jenson Button e Kimi Raikkonen.
Mentre però la simpatia per l’inglese della McLaren è storia vecchia, tutta nuova e da scrivere è la storia di un riavvicinamento all’indimenticato campione finlandese, tra l’altro l’ultimo iridato con il Cavallino.
Stefano Domenicali, abile in diplomazia, non si sbottona più di tanto ma non chiude la porta a eventuali ritorni: “Raikkonen e Button hanno contratti firmati con altri team e noi non abbiamo alcuna fretta di decidere. Il nostro intento adesso è concentrarci sul campionato di Felipe per farlo rendere al meglio. Poi è normale che Kimi venga accostato a noi, dato che è diventato campione del mondo con la Ferrari. Ma per ora non posso dirvi niente, non c’è nulla da segnalare”.
La notizia di un contatto tra Kimi Raikkonen e la Ferrari ha scosso migliaia di Ferraristi, che adesso sperano in un lieto fine insperato fino a qualche tempo fa. Raikkonen resta il grande rimpianto della Rossa, nonostante nel firmamento continuerà limpido a stagliarsi il favoloso mondiale vinto nel 2007.
Dal canto suo Kimi è un professionista esemplare, non porta rancore alla Ferrari e non avrebbe problemi a tornare, anzi: “In Lotus sto bene ma nel futuro può succedere qualsiasi cosa. Mai dire mai, con la Ferrari ho vissuto un periodo intenso e ho vinto un mondiale…”
Ricordiamo anche che tra Nando e Iceman c’è sempre stata una stima intatta e sincera. Non sono amici ma parlano la stessa lingua. Sono stati i primi eredi di Michael Schumacher, hanno avuto una carriera parallela fatta di sfide leali al millesimo di secondo.
Mai uno screzio e la consapevolezza di marcarsi a uomo in ottica titolo, consci di essere spesso i migliori in pista. Sono due “giovani vecchi” se paragonati all’infornata dei vari talenti Vettel, Rosberg, Hamilton e (sigh!) Kubica.
E insieme formerebbero quella coppia d’oro che poteva già formarsi nel 2010. Non è mai troppo tardi; forza Ferrari, riporta Kimi a casa.