Mercedes, un disastro in qualifica all’Hungaroring
Se si potesse riassumere la qualifica ungherese delle Mercedes con due numeri, le rispettive posizioni di Nico Rosberg e Michael Schumacher, 13 e 17, parlerebbero da sole. Difficile e poco soddisfacente in vista della gara, soprattutto guardando alle prestazioni – nettamente migliori – sul giro secco delle ultime gare.
Piloti un po’ delusi e voglia di trovare una soluzione valida per riportare la corsa di domani sul binario giusto: è questa l’aria che si respira tra i membri del team tedesco, e di certo non è il modo sperato di qualificarsi per l’ultimo GP prima della lunga pausa estiva.
Nico riuscirà a partire davanti a Schumi e commenta così il suo sabato: “Qualifica difficile, dobbiamo analizzare il perchè di questo risultato non buono. Certo, la qualifica è sempre un compromesso e noi ci siamo concentrati nel trovare un buon setup per domani, ma in ogni caso non è bello non entrare in Q3 per soli 2 decimi”. Per la gara Rosberg segnala l’incognita gomme: “Abbiamo lavorato sul bilanciamento da gara anche perchè potrebbe esserci un degrado maggiore degli pneumatici sulla nostra vettura rispetto agli altri”.
Più o meno le stesse sensazioni di disappunto per Michael Schumacher, che realisticamente analizza la condizione della sua Mercedes: “Giornata difficile, dobbiamo indagare cosa è andato storto. Forse potevo fare un giro più veloce, ma questo probabilmente non mi avrebbe comunque portato in Q3”. Schumi fa riferimento al suo giro lanciato disturbato dai possibili detriti di polvere portati in pista da Maldonado, ma si sofferma più che altro sulla sua prestazione: “Stamattina abbiamo potuto lavorare sui long run così da preparare la vettura, cosa che ieri non abbiamo potuto fare bene a causa della pioggia. Abbiamo scelto un pacchetto di compromesso per la gara, ma sappiamo che il nostro ritardo è abbastanza elevato. Domani le condizioni della pista e di temperatura non ci saranno favorevoli, ma faremo del nostro meglio”.
Deluso anche Ross Brawn, che parla della vettura, che “non era perfetta” e della lotta intensa, fatta “di margini stretti che non ci hanno aiutati”. L’inglese continua dicendo che “Non eravamo a posto col bilanciamento e le gomme, Michael ha avuto un giro non pulito con le gomme nuove in Q2 e in generale era molto difficile fare un risultato migliore. Stiamo lavorando per migliorare la posizione e continueremo a farlo anche domani”.
Conclude l’analisi Norbert Haug: “Le ultime libere ci hanno permesso di fare dei cambiamenti su entrambe le vetture e questo ci ha permesso di individuare la direzione giusta da seguire, ma purtroppo la qualifica non ci ha premiati, pensando anche al fatto che Rosberg era ad appena due decimi dal decimo, e a mezzo secondo dal secondo, valori molto stretti”.