GP Ungheria 2012: gli highlights delle stagioni precedenti
Prima della lunga pausa estiva, la F1 domenica torna in pista per il GP d’Ungheria, 11° prova del campionato 2012. Come sempre sarà l’Hungaroring ad ospitare la gara magiara, entrata nel calendario nel 1986. La pista ungherese è nota per essere tortuosa e con pochi spazi per i sorpassi, rendendo le qualifiche spesso fondamentali per le sorti della gara. Lo scorso anno gli effetti del DRS vennero limitati, dato che la gara si svolse sotto l’acqua. Riassumiamo le ultime 5 gare in terra ungherese.
2007 – Scoppia definitivamente la coppia Hamilton-Alonso in McLaren, con l’asturiano che rallenta ai box l’inglese in qualifica, vedendosi così togliere la Pole Position (partirà 5°) proprio a favore del compagno di team. Hamilton riesce così a portare a casa una facile vittoria, seguito dalla Ferrari di Raikkonen, Heidfeld (BMW), Alonso (McLaren) e Kubica (BMW). 7° Rosberg su Williams, 9° Kovalainen su Renault e solo 13° Massa (Ferrari), che in qualifica era rimasto senza benzina nella corsia box. 17° il rientrante Vettel su Toro Rosso, mentre Button (Honda) è costretto al ritiro.
2008 – Prima fila d’argento, con Hamilton davanti a Kovalainen. Massa (Ferrari), scatta dalla terza posizione e, con una partenza perfetta, si ritrova in testa alla prima curva. Hamilton cerca di recuperare, ma una foratura lo estromette dalla lotta per la vittoria. Quando sembra tutto deciso, a 3 giri dalla conclusione, Massa rompe il motore perdendo una vittoria tanto preziosa, quanto ormai certa. Vittoria che va a così a Kovalainen, la prima in carriera davanti a Glock su Toyota, Raikkonen su Ferrari, Alonso (Renault) e Hamilton. 9° la Red Bull di Webber, 12° Button (Honda), 14° Rosberg (Williams) e ritirato Vettel (Toro Rosso).
2009 – Prima vittoria stagionale per Hamilton e per la McLaren in Ungheria. Al via, Alonso (Renault) mantiene la prima posizione davanti a Webber (Red Bull), Hamilton e Raikkonen (Ferrari). Al pit stop dello spagnolo, i meccanici Renault fissano male una ruota e lo costringono al ritiro. Il contemporaneo sorpasso di Hamilton a Webber porta l’inglese in testa. Raikkonen passa ai box Webber, conquistando la 2° posizione finale. Male le Brawn GP: 7° Button e 10° Barrichello; ritirata la Red Bull di Vettel. Non ha corso la gara Massa, colpito da una molla (persa dalla Brawn dell’amico Barrichello) nelle qualifiche che lo costringerà a saltare il resto della stagione.
2010 – In Pole c’è Vettel (Red Bull), seguito dal compagno Webber, ma Alonso (Ferrari) alla prima curva riesce a mettersi tra le due RB6. Al 15° giro entra la Safety Car e quasi tutti rientrano ai box, ad eccezione di Webber. Proprio nei box succede di tutto: Rosberg (Mercedes) perde una ruota, mentre Sutil (Force India) e Kubica (Renault) si toccano, con i tre costretti al ritiro. La gara riparte con Webber davanti a Vettel ed Alonso, ma il tedesco lascia troppo spazio tra se e Webber e viene penalizzato con un Drive Through. Al 23° giro Hamilton è costretto al ritiro per un problema al cambio e in 4° posizione sale così Massa (Ferrari). Webber riesce a guadagnare tempo sufficiente per fare la sosta e va a vincere, seguito da Alonso che resiste al ritorno di Vettel. Da segnalare il pericoloso sorpasso di Barrichello (Williams) a Schumacher (Mercedes) che costerà al tedesco 10 posizioni sulla griglia del GP successivo.
2011 – Gara condizionata dalla pioggia quella che si svolge all’Hungaroring, con Vettel (Red Bull) che tiene la testa della gara fino al 5° giro, quando va largo e lascia la leadership alla McLaren di Hamilton. Button (McLaren) inizia a mettere pressione al tedesco, mentre Alonso (Ferrari), 6° fino a quel momento, va largo e perde la posizione su Massa (Ferrari), il quale riesce a ripartire dopo aver toccato le barriere. Button riesce a passare Vettel e poco dopo la Renault di Heidfeld prende fuoco a seguito di un pit stop, causando l’uscita della safety car. Hamilton guida la gara finchè le prime gocce di pioggia non iniziano a scendere sul tracciato: l’inglese va in testacoda, lasciando la testa della gara a Button e rientrando in pista in maniera pericolosa: la manovra gli costerà un DT. La ciliegina sulla torta per l’inglese è il passaggio alle gomme intermedie, scelta che si rivelerà fallimentare. Button vince così davanti a Vettel, Alonso, Hamilton, Webber e Massa con Schumacher (Mercedes) ritirato per un guasto al cambio.
ALBO D’ORO
1986 – N. Piquet (Williams-Honda)
1987 – N. Piquet (Williams-Honda)
1988 – A. Senna (McLaren-Honda)
1989 – N. Mansell (Ferrari)
1990 – T. Boutsen (Williams-Renault)
1991 – A. Senna (McLaren-Honda)
1992 – A. Senna (McLaren Honda)
1993 – D. Hill (Williams-Renault)
1994 – M. Schumacher (Benetton-Ford)
1995 – D. Hill (Williams-Renault)
1996 – J. Villeneuve (Williams-Renault)
1997 – J. Villeneuve (Williams-Renault)
1998 – M. Schumacher (Ferrari)
1999 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
2000 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
2001 – M. Schumacher (Ferarri)
2002 – R. Barrichello (Ferrari)
2003 – F. Alonso (Renault)
2004 – M. Schumacher (Ferrari)
2005 – K. Raikkonen (McLaren-Mercedes)
2006 – J. Button (Honda)
2007 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)
2008 – H. Kovalainen (McLaren-Mercedes)
2009 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)
2010 – M. Webber (Red Bull-Renault)
2011 – J. Button (McLaren-Mercedes)