L’evoluzione tecnica del Gp di Germania

Il Gran Premio di Hockenheim ha portato in dote un ricco piatto di novità tecniche svelate dai vari team.

La vettura maggiormente attesa è stata la McLaren. La monoposto di Hamilton e Button è stata rivoluzionata dai tecnici di Woking per riuscire a ritrovare la competitività perduta, ed il risultato alla fine della tre giorni tedesca è di sicuro soddisfacente. La Mp4-27 è stata dotata di una ala anteriore [Foto] con un nuovo disegno del bordo del profilo principale, provvisto di doppia svergolatura non collegato alla paratia laterale, ma ristretto di qualche centimetro per creare un canale interno. Nuovo anche il disegno delle fiancate [Foto] adesso maggiormente rastremate nella parte inferiore. La carenatura degli scarichi è decisamente rialzata rispetto alla parte sottostante riprendendo quasi il disegno originale della F2012. Il nuovo design delle fiancate ha costretto i tecnici inglesi al riposizionamento delle masse radianti interne. Si nota inoltre come ai lati dei bulbi sono state aperte tre feritoie, finalizzate ad un maggior incremento di aria verso il diffusore, nonchè l’applicazione di una bandella orizzontale sul pavimento in corrispondenza delle ruote posteriori, utilizzata per indirizzare i flussi di aria calda verso la parte esterna ed interna del diffusore. Ultima modifica ha riguardato i mini deviatori di flusso posti sopra le fiancate [Foto] divenuti adesso tre.

Novità anche per la F2012. La vettura made in Maranello, rivoluzionata rispetto all’inzio della stagione, ha consentito a Fernando Alonso di imporsi nell’appuntamento tedesco. Il metodo di lavoro imposto da Pat Fry, come già visto ai tempi della McLaren, prevede l’introduzione di dettagli nuovi in ogni Gp al fine di migliorare la vettura costantemente. Gli ingegneri emiliani hanno finalmente dato il via libera per l’introduzione in gara della tanto attesa nuova ala anteriore [Foto] affidandola tuttavia al solo Felipe Massa. Sono stati introdotti dei nuovi deviatori di flusso posti davanti la bocca di ingresso delle fiancate [Foto], dotati di tre elementi ondulati e collegati ai bargeboards. Nuovo anche il retrotreno ove si è notato il pavimento della vettura decisamente intagliato all’altezza delle ruote posteriori. Dalla foto si può notare infine l’estrema ricerca aerodinamica condotta in questa zona analizzando le aperture, ai limiti del regolamento, poste nel perimetro individuato per il foro dedicato allo starter di accensione.

Altra protagonista del weekend tedesco è stata la Lotus. La monoposto inglese ha testato, esclusivamente il venerdì, un sistema F-Duct, dotando la vettura di due orecchie ai lati dell’ariscope e di un doppio canale [Foto]. Il primo è diretto verso l’ala posteriore e, presumibilmente, destinato ad aumentare l’effetto stallo della medesima;  il secondo è posizionato sotto un nuovo monkey seat. L’analisi tecnica di tale dispositivo è stata ampiamente discussa in questo articolo.

La Force India ha introdotto un nuovo alettone posteriore di palese ispirazione Williams. Il profilo principale è dotato di una svergolatura centrale [Foto], mentre le paratie laterali sono state dotate delle feritoie verticali già viste sulla monoposto di Sir Frank [Foto].

Dettagli di rilievo si sono intravisti sulla Sauber. I tecnici svizzeri continuano ad evolvere la sorprendente monoposto con particolare attenzione al retroreno. La novità maggiore è stata data dall’introduzione di una bandella orizzontate in carbonio posizionata al lato della feritoia davanti la ruota posteriore [Foto], anche in questo caso finalizzata all’indirizzamento dei flussi caldi verso le diverse parti del diffusore.

La Toro Rosso, il cui capo tecnico Ascanelli sembra ormai in odore di divorzio dalla scuderia, ha introdotto delle leggere modifiche al diffusore [Foto] ed ha sperimentato l’efficacia aerodinamica posteriore in una versione priva di monkey seat.

Focus finale sulla Williams. La monoposto di Maldonado e Senna ha girato il venerdì con dei particolari sensori posti sull’ala anteriore e sul musetto. Questi sensori hanno attirato l’attenzione dei più verso il particolare disegno dei profili dell’alettone. Si nota il profilo secondario dotato di un piccolo flap quasi distaccato, mentre il flap superiore, così come visto sulla McLaren, è diviso in due parti [Foto]

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