FIA, Ipse dixit: “Tolleranza zero verso i furbetti”
Il Technical Working Group della F1, riunitosi oggi a Londra, ha avuto modo di analizzare un punto importante del regolamento tecnico: il 5.5.3. Soffiaggi, gas di scarico, roba che scotta. Letteralmente.
Eppure all’inizio del campionato, gli uomini di Charlie Whiting erano stati chiari: tolleranza zero verso i furbetti. Memoria corta a Place de la Concorde, dato che ieri mattina a Hockenheim abbiamo assistito a qualcosa di diverso da quello che si era annunciato.
Sintetizzando, il delegato tecnico dlela FIA, Jo Bauer, poco prima della corsa ha avviato una verifica per stabilire se la Red Bull Racing utilizzava delle mappature illegali sulla centralina elettronica che gestisce il motore Renault. Bauer ha analizzato i dati “anomali” e li ha sottoposti al colleggio dei commissari sportivi, certo dell’irregolarità.
Horner e Newey hanno presentato la loro linea difensiva che, però, non ha pienamente convinto i commissari. Ironia della sorte, però, si è deciso per il non luogo a procedere perché, così come è scritto il regolamento, la RB8 risulta “regolare”. Bingo. Ennesimo autogol di chi scrive le regole. In altre parole, avendo trovato una zona grigia del regolamento, i tecnici della Red Bull – e in questo caso anche i motoristi della Renault – si sono portati avanti, interpretando le norme a loro uso e consumo.
Horner però ha voluto così difendere l’operatore della propria squadra: “I regolamenti devono essere chiari. Possiamo discutere della cosa. Un fatto è certo, non si deve parlare dello spirito del regolamento, ma di quanto e cosa esprimono per come sono scritti. Una norma deve essere semplice: o si è dentro, oppure si è fuori. Non si può essere un po’ dentro e un po’ fuori”.
Ora la palla passa al Gruppo Tecnico della FIA che dovrà mettere una pezza anche in quel punto del regolamento. Intanto, però, domenica si corre già in Ungheria e, con quasi certezza, non cambierà nulla.