Per le Mercedes un’incolore gara di casa
C’è da dire che già prima della partenza le premesse non erano delle migliori per i tifosi della Mercedes. Sì, il tracciato di Hockenheim avrebbe dovuto rivelarsi favorevole alla W03, ma già dalle qualifiche sembrava che questo non fosse sufficiente a garantire una buona prestazione in gara, con Rosberg alla ricerca di una manciata di punti e Schumacher che riteneva più realistico il ruolo di preda che quello di inseguitore. Ma anche se le aspettative non erano alte, la delusione si fa ovviamente sentire nel vedere il Kaiser che, per la seconda volta consecutiva, taglia il traguardo per settimo dopo essere partito dalla terza piazza. Il fatto che Rosberg sia riuscito a racimolare un punto, e che Schumi abbia fatto segnare il giro più veloce, non è un gran conforto. Al muretto avevano ideato una strategia aggressiva, con tre soste e due run su gomme option (Soft-Soft-Medium per Schumacher, Medium-Soft-Soft per Rosberg) sfruttando il numero di treni nuovi disponibili e sperando in una perdita prestazionale negli pneumatici degli avversari, che però non è stata sufficiente.
Michael Schumacher ce l’ha messa tutta per far vedere che lui di passione ne ha ancora da vendere, tentando di ingaggiare una lotta con Vettel nei primissimi giri, e battagliando successivamente con Hulkenberg e poi Raikkonen, avendo la meglio sul connazionale e arrendendosi invece al finlandese. Nell’ultimo stint, forte delle sue Pirelli fresche, ha spinto per riuscire a recuperare qualche posizione a svantaggio delle Sauber, senza però riuscire a sferrare l’attacco decisivo. “Ci sono modi migliori di terminare la tua gara di casa rispetto allo scivolare in settima posizione partendo terzo. Ho tirato fuori tutto quello che potevo dalla macchina, ma sfortunatamente questo era il massimo che potevamo fare oggi. È un peccato perché mi sarebbe piaciuto dare qualcosa di più a tutti i nostri colleghi della Mercedes-Benz che erano qui a sostenerci oggi”. Sebbene a Silverstone si era detto fiducioso in vista del GP di casa, oggi Schumacher abbassa un po’ il tiro: “Prima di questo weekend ci aspettavamo di lottare tra la quinta e la settima posizione, e ovviamente il quinto posto sarebbe stato l’ipotesi migliore, ma in queste circostanze non è stato possibile. Sono partito bene e la breve battaglia con Sebastian è stata divertente. Dopodiché, sfortunatamente, non ci sono stati molti altri punti interessanti, eccezion fatta per il giro più veloce, forse. Comunque, non potevamo mantenere un buon ritmo molto a lungo. Adesso dobbiamo guardare avanti e fare il massimo alla prossima gara”.
Meno abbattuto Nico Rosberg, che se non altro si è potuto divertire di più nell’abitacolo, rimontando dalla 21esima piazza alla 10ma: “È buono aver preso un punto dopo una qualifica brutta come quella di ieri. Avevamo una buona strategia e mi sono divertito molto superando tante persone. Ho dovuto sorpassare alcuni piloti due volte e ci sono state un paio di belle manovre”. I tifosi sugli spalti non hanno comunque mancato di far sentire il proprio sostegno alla squadra di bandiera: “Grazie ai nostri tifosi qui ad Hockenheim per il loro fantastico supporto, anche se questo fine settimana non è proprio andato secondo i piani. Adesso non vedo l’ora di essere a Budapest tra sette giorni, sperando in un weekend migliore. Continueremo a lavorare duro”.
Andare sulle tre soste era la giusta strategia, afferma Ross Brawn. Il problema è che la W03 oggi non ne aveva poi tanto più di quanto ha mostrato: “Abbiamo corso come potevamo, sapendo che avremmo fatto tre pit stop. Alcuni dei nostri rivali su due soste hanno perso ritmo verso la fine ma non a sufficienza per permetterci di sopravanzarli. Michael e Nico hanno guidato bene, facendo dei bei sorpassi, e le nostre sei soste sono filate lisce, senza intoppi. La strategia ha permesso a Nico di recuperare undici posizioni, mentre Michael ha chiuso settimo per la seconda volta in due settimane”. Il punto è che bisogna lavorare, e tanto, per poter dire ancora la propria e giocare un ruolo importante nella seconda metà della stagione: “Abbiamo fatto le scelte giuste oggi, ma dopo 67 giri Michael si è ritrovato a 29 secondi dal vincitore. Questo significa che dobbiamo tirare fuori più velocità dalla macchina”.
Rammaricato il vicepresidente Mercedes-Benz Motorsport Norbert Haugh, che resta perplesso sul fatto che la strategia scelta fosse effettivamente la migliore. Riconosce però che, anche effettuando solo due soste, il podio era assolutamente fuori portata: “Di sicuro abbiamo bisogno di ulteriori miglioramenti. Come a Silverstone, il nostro primo pilota è arrivato al traguardo con 30 secondi di ritardo dal leader, quindi ci manca all’incirca mezzo secondo a giro“.
Lavorare a testa bassa, quindi. A cominciare da subito.