Trofeo Bandini 2012: conferenza stampa di Bruno Senna

La diciannovesima edizione del Trofeo Bandini, dedicato al pilota di Brisighella deceduto tragicamente nel Principato di Monaco nel 1967, è stato assegnato al pilota della Williams F1 Bruno Senna Lalli. Il pilota brasiliano, dopo una passerella nel centro del paese romagnolo, s’è concesso alla stampa nella tradizionale conferenza pre-premiazione. Ecco le dichiarazioni rilasciateci da Bruno che, noi, vi proponiamo integralmente:

Insolitamente, apre la conferenza stampa lo stesso Bruno, il quale ringrazia per il premio ricevuto:

SENNA: “Innanzitutto sono estremamente onorato di ricevere questo premio! Tanti grandi piloti lo hanno ricevuto e recentemente mi sono confrontato con molti di loro, a volte riuscendo anche a fare bene, per cui sono felice di averlo ricevuto anche io, molto felice. Inoltre, chi ha ricevuto questo premio prima di me ha fatto anche meglio dopo averlo vinto. Quindi spero proprio che accada anche a me!

STAMPA: Come giudichi questo inizio di stagione con la Williams? Cosa ti aspetti nella seconda parte del Campionato?

BS: “Quest’anno è il primo anno con Williams. Sono andato a punti già un po’ di volte e spero vivamente di continuare così, anche se in realtà voglio fare meglio. Così non mi basta più. Voglio andare più volte a punti, finire più spesso in top ten. Solo così potrò realmente migliorare ciò che sto facendo.

STAMPA: Hai firmato un contratto di un anno con Williams. Pensi che la competitività del tuo team possa portarti a rinnovare il contratto o ti stai guardando attorno, ad altre possibili destinazioni?

BS: ”Questo è il primo anno con Williams, però devo dire che mi sono trovato subito bene. Mi hanno fatto sentire a casa e sta diventando come una casa per me. Sono sicuro che il team, percorrendo questa strada appena intrapresa, potrà diventare ancora più competitivo, sperando di fare insieme più risultati soddisfacenti, più podi insomma!

STAMPA: Cosa pensi della competitività dei tuoi colleghi, attualmente in F1?

BS: “Attualmente la qualità dei piloti è altissima. Ci sono ben cinque Campioni del Mondo presenti e tanti ottimi piloti. È bello confrontarsi con loro, ti spinge sempre a fare qualcosa di più, a dare qualcosa di più per poterli battere e fare sempre meglio. Il livello di questo sport, come drivers, è molto alto”.

STAMPA: Qual è il ricordo più bello che hai di tuo zio Ayrton?

BS: “Beh, il ricordo più bello dello zio è quando era a casa con noi, in relax. Era bello quando era con noi e gli piaceva stare in famiglia, senza gare, senza F1. Insomma, quando si godeva il tempo libero con noi”.

STAMPA: Cosa ne pensi di un futuro in Ferrari?

BS: “Beh, è una domanda che mi potreste fare un futuro, non certo ora!” (ride)

STAMPA: Cosa pensi di questa F1. Dopo l’avvento della Pirelli è diventata una F1 dove il pilota conta molto nella gestione delle gomme. Tu, come pilota, come ti trovi con queste gare così incerte e “tirate”?

BS: “Le corse oggi sono veramente eccitanti. Le gomme Pirelli offrono spunti per mettere alla prova il pilota durante la gara. La cosa importante è saper gestire gli pneumatici e saperli sfruttare al meglio ed al momento giusto. Certamente non è facile, ma è stimolante. A volte c’è il rischio di sfruttare troppo, allora subentra il sovrasterzo, manca grip, rischi di farti sorpassare a causa della cattiva gestione da parte nostra dei P Zero”.

STAMPA: Alcuni addetti ai lavori sostengono che nella F1 odierna vi sia troppa elettronica. Saresti favorevole ad un ulteriore diminuzione dell’elettronica e meno aiuti per i piloti, così come avveniva ai tempi di Ayrton?

BS: “Per me, in passato, non era così differente la F1. Mi spiego: anche allora era fondamentale saper sfruttare al meglio le gomme. Per cui non trovo tutte queste differenze. Bisogna sfruttare bene le gomme. Veramente bene. C’è da dire che oggi, le vetture, non si rompono più così frequentemente come in passato e per noi è un bene, così possiamo spingere a fondo senza rompere la monoposto e comunque la tecnologia aiuta in questo aspetto.

STAMPA: In che rapporti sei con gli ex piloti di F1? Berger, ad esempio. E con piloti in attività come Schumacher?

BS: “Beh, ma per quanto riguarda Gerhard è da sempre un grande amico di famiglia. Con Schumacher abbiamo fatto un incidente nemmeno troppo tempo fa. Per cui…” (risata generale)

STAMPA: Secondo te, quanto ha influito lo stop alla tua carriera dopo l’incidente di Ayrton, durato più di dieci anni?

BS: “Ho sempre amato le corse, anche dopo l’incidente dello zio. Poi l’esperienza nelle corse è fondamentale, per cui farne tanta ti facilità poi il resto della carriera. Ma penso si debba aspettare ancora qualche anno per poter giudicare Bruno Senna. Ho ancora tanto da dare e da dimostrare. Ho appena iniziato, in realtà, perché è la prima vera esperienza importante in F1. La più competitiva. Tireremo le somme alla fine!

STAMPA: Sei favorevole ad un ritorno ai test liberi in F1 come, ad esempio, auspica la Ferrari?

BS: “Penso che i costi penalizzino molto lo svolgimento dei test per i team. Sarebbe un grande aiuto per i piloti, perché avremmo più possibilità d’allenamento e di poter lavorare sulla vettura per farla rendere al meglio. Capisco però che, un modello di test come quello della Moto GP sarebbe bello ma troppo caro per tutti noi”.

STAMPA: Questa è una terra di motori, con tanti bambini, ragazzini che sognano di diventare piloti. Quale consiglio daresti loro per poter realizzare i loro sogni?

BS: “ Dedizione (lo dice in italiano). Bisogna essere convinti ed avere tanta dedizione a quello che potrebbe essere in futuro il proprio lavoro. Inoltre, in questo lavoro, bisogna sapersi spingere al limite. Altrimenti di strada ne fai poca, con o senza sponsor”.

STAMPA: Tu e Felipe Massa siete i portacolori del Brasile. Chi è più famoso in patria dei due?

BS: “Sicuramente lui! Il mio obiettivo è quello di terminare a punti più gare possibili. Lui, anche se non passa un buon periodo, può lottare per vincere. Inoltre, cosa non da poco, guida una Ferrari. Però conto di cogliere ottimi risultati per farmi apprezzare sempre di più. Questo inizio di stagione è un buon trend. Ma voglio e devo fare di più.

STAMPA: Qual è stata la reazione della tua famiglia dopo avergli detto di aver firmato il contratto con Williams? Hai mai avuto la sensazione che il tuo cognome fosse più un peso che un aiuto?

BS: “Erano felicissimi! Hanno capito che poteva essere una grande possibilità per me, perché Williams è un team di blasone e, quest’anno, è davvero competitivo. Per cui tanti sorrisi a casa! Per quanto riguarda il mio cognome è un grande orgoglio. Uno sprone per fare sempre meglio. Pressioni? Sì, certo. Però quella me la creo da solo per fare sempre meglio. Sono molto duro con me stesso. Ho tanta voglia di stupire.

STAMPA: Maldonado ha vinto un GP, tu sei andato a punti per cinque gare su dieci disputate. Cosa ti manca per arrivare alla vittoria? E se senti di dover migliorare qualcosa per poterci arrivare.

BS: “Sicuramente qualificarsi in una posizione migliore. Senza dubbio ci riesce molto difficile quest’anno, praticamente su quasi tutti i tracciati, ma ciò deriva anche dal fatto che su molti circuiti è appena la seconda volta che li vedo e ci metto un po’ per dare il mio meglio. In questo devo migliorare, senza dubbio.

STAMPA: State approntando qualcosa, qualche step evolutivo che vi consenta di migliorare le prestazioni per le prossime gare?

BS: “Innanzi tutto dobbiamo crescere come squadra. Capirci sempre meglio per poter assettare la vettura in modo migliore di come stiamo facendo ora. In gara andiamo bene ma in qualifica meno. Dobbiamo amalgamarci sempre meglio. Dobbiamo solo migliorare gli assetti per la qualifica, senza però compromettere le prestazioni in gara. Sono quelle che ti portano punti, in fondo”.

STAMPA: Dopo dieci gare, ti saresti aspettato ben sette vincitori differenti?

BS: “Inizialmente no ma, avendo visto i valori in pista dopo i primi due GP, ho capito che poteva presentarsi un’occasione simile. Ci sono molte vetture che, in un modo o nell’altro si equivalgono. Ci sono fattori come gli pneumatici, da non sottovalutare. Ci sono gli step evolutivi che possono capovolgere determinati equilibri in poche settimane. È davvero un campionato interessante.

STAMPA: Ultima domanda. Come pensi possa terminare questo Mondiale 2012? Alonso è in testa, ce la farà a vincere il titolo?

BS: “Fernando sta svolgendo un lavoro incredibile. La Ferrari ha fatto passi in avanti enormi. Red Bull forse ha qualcosa in più, sarà certo difficile. Però data la sua grande esperienza, il suo talento e la squadra alle sue spalle, lotteranno sino all’ultimo GP. Ce la può fare sicuramente!

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