Massa fiducioso: “Io ci credo, resterò in Ferrari”
Febbraio 2012, Jerez de la Frontera, test invernali pre-campionato. La vettura nuova non risponde come dovrebbe alle modifiche effettuate ai box. È nervosa, lunatica, ingestibile. Alonso ci crede lo stesso, per poi affievolire il suo entusiasmo, tanto velocemente quanto brucia una sigaretta in una notte ventosa.
Poi c’è Felipe Massa, reduce da un’annata decisamente no, pronto a prendersi le sue rivincite. Dichiarazioni aziendaliste, nonostante la F2012 abbia bisogno di leggeri quanto determinanti aggiornamenti. Inizialmente le rosse vanno piano, il brasiliano continua a crederci. Poi Alonso vince, convince e vola in testa al Mondiale. Da solo.
Felipe? Beh, Felipe continua ad arrancare, spesso pesantemente. Non si nasconde dietro un dito, i risultati sono purtroppo talmente evidenti da risultare imbarazzanti, per lui e per la Ferrari. Poi arriva Montecarlo e la decisione di cambiare completamente strada per quanto riguarda gli assetti. Qualcosa si muove. Non è subito evidentissimo, ma i punti iniziano ad arrivare: 8 a Monaco, 1 sofferto in Canada, l’incidente con Kobayashi a Valencia che lo priva di un altro buon risultato ed, infine, il quarto posto ottenuto a Silverstone, domenica scorsa.
Il quarto posto rappresenta non solo il miglior risultato di Felipe nell’ultima stagione e mezza, ma anche il primo vero segnale di presenza effettiva in pista dall’ormai lontano 2010. La Ferrari lo ha aspettato, probabilmente anche a causa del suo contratto pluriennale. Ha sondato il terreno per il veterano Webber, il quale però ha preferito continuare a bere energy drink, piuttosto che indossare il colore della storia delle corse. Kubica s’è tirato fuori dai giochi, sfortunatamente, da solo. Rosberg è apprezzato a Stoccarda, perché cambiare?
I nomi per eventuali sostituti scarseggiano. Perez? “no, troppo inesperto per la rossa, ora” dice il presidentissimo Montezemolo. Ed ecco allora profilarsi la soluzione meno scontata appena qualche settimana fa: il rinnovo di Massa. Felipe, dal canto suo, si sente in ascesa, così come le sue quotazioni in via Abetone Inferiore: “Se continuo questo trend non vedo perché dovrebbero sostituirmi. Ora stiamo andando verso la direzione giusta, per quanto riguarda lo sviluppo e gli assetti della monoposto. Penso proprio che continueremo a migliorare decisamente. Abbiamo appena iniziato. Credo che ci siano ottime possibilità di rimanere qui”.
La strada pare davvero quella giusta, Massa pare aver cambiato marcia. Psicologo o non psicologo, la speranza di tutti i ferraristi è che torni a dare battaglia e riconquisti tutti coloro che l’avevano sostenuto già dal debutto rosso all’Albert Park nel 2006. Perché in fondo, uno che perde un Mondiale all’ultima curva non può essere uno passato di lì per caso. Magari una buona dose di jella ce l’ha, ma il manico non è certo da triciclo. Anzi.