Consegnato a Bruno Senna il Trofeo Bandini 2012

La ridente cittadina di Brisighella ha ospitato la diciannovesima edizione del Trofeo Lorenzo Bandini, consegnato al pilota della Williams, Bruno Senna. Una manifestazione senza grandi cerimonie, per rispetto alle popolazioni colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio scorso, come ha subito voluto ricordare Francesco Asirelli – Presidente dell’Associazione che dà vita al Trofeo.

Il saluto del Presidente è iniziato con i ringraziamenti di rito ai presenti e ai vari collaboratori che, durante tutto l’anno, hanno lavorato per la buona riuscita dell’evento, oltre che ai protagonisti della giornata: “Un ringraziamento speciale al Team Williams F1, che ha permesso lo svolgimento di questa giornata ed è oggi rappresentata qui da Sophie Eden. Il suo appoggio è stato sicuramente determinante. E ringrazio Bruno Senna per essere qui oggi, la sua presenza onora l’Emilia Romagna, onora Brisighella e soprattutto onora Lorenzo Bandini che aveva creduto fino in fondo in questo sport”. 

Come ogni anno, oltre al pilota che più si è messo in luce nel mondiale precedente, diversi sono le personalità che vengono omaggiate. Si è iniziato con Maurizio Losa, Vicedirettore di Rai Sport, che ha ricevuto il Premio Medaglia Città di Brisighella; è poi stato il turno del fotografo Flavio Mazzi,  premiato con il Premio Lingotto provincia di Ravenna, mentre per la stampa straniera è salito sul palco Livio Oricchio de “O Estado de Sao Paolo”, che ha ricevuto il Premio Medaglia Regione Emilia Romagna. Presente anche Matteo Bonciani, responsabile della comunicazione della FIA, che ha ricevuto il Premio Medaglia Comune di Imola. A Gianpaolo Dallara, proprietario dell’omonima ditta, è andato il Premio Fonderia Morini, ritirato da un rappresentante dell’azienda.

Ma il vero protagonista della giornata è stato Bruno Senna. Il brasiliano si è intrattenuto con i media in conferenza stampa, prima di concedersi ai fan che lo aspettavano festanti. “E’ un onore per me ricevere questo premio. Considerando che i piloti che mi hanno preceduto poi hanno avuto modo di migliorare, spero che questo accada anche per me”.  Inevitabili – e a tratti scontate – le domande sullo zio Ayrton, a cui con il sorriso Bruno ha risposto: “Sono orgoglioso del cognome che porto e non c’è onore più grande di avere un idolo in famiglia”

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