Muore Sergio Pininfarina, genio italiano dell’automobile
Si è spento all’età di 85 anni dopo una lunga malattia il genio italiano dell’automobile, Sergio Farina, più noto come Segio Pininfarina, così come lo “ribattezzo” con decreto il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi nel 1961, in omaggio al padre Battista “Pinin”, da cui Sergio ereditò il comando dell’azienda omonima, eccellenza assoluta e tutta italiana del design automobilistico che nel 2010 ha celebrato gli 80 anni di attività.
Protagonista assoluto della storia dell’automobile italiana, il design Pininfarina, unico ed inimitabile, ha contribuito a rendere celebri tanti marchi, firmando linee e soprattutto idee che hanno fatto storia.
Sergio si laureò in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino nel 1950, completando gli studi oltremanica e negli USA, dove diventò maestro di stile. Le sue auto sono, infatti, vere e proprie opere d’arte, mai banali e con un occhio sempre rivolto al futuro senza mai trascurare l’eleganza e lo stile, nonchè la funzionalità. Ferrari e Maserati rappresentano solo alcuni degli esempi di eccellenza firmati Pininfarina.
“L’essenziale è conservare il patrimonio del passato ma sapersi proiettare nel futuro, anticipando i tempi“, è la frase che riassume tutto il genio dell’ingegnere italiano, che non mancò di tirar fuori qualche idea anche per la Formula 1. Nel 1969, infatti, Pininfarina, unitamente a Robert Branschweig, Ernest Fiala e l’ing Paolo Martin, progettò la Sigma GP, vettura estremamente innovativa ed atipica che anticipava tante soluzioni volte alla sicurezza, come la scocca indeformabile centrale e strutture deformabili di contorno in grado di assorbire quindi gli urti e proteggere meglio il pilota (FOTO). Il progetto, prevedendo due zone deformabili, anteriore e posteriore e laterale, anticipava i moderni telai a prova di crash test (allora inesistenti).
La soluzione più interessante ed innovativa, oltre alle suddette strutture deformabili che proteggevano il nucleo centrale indeformabile, era data da un sistema di protezione posto dietro alle gomme posteriori (FOTO), che, in caso di urto, impediva l'”effetto trampolino”, ancora oggi di fatto non risolto sulle moderne vetture a ruote scoperte (ma da quest’anno adottato sulle monoposto di Formula Indy). L’auto non vide mai la pista, pur essendo perfettamente funzionante, ma venne esibita al salone di Ginevra come concept car.
Da ricordare, inoltre, che Pininfarina progettò la prima galleria del vento della Ferrari di Grugliasco, anticipando tutti i progettisti mondiali. Innovazione, passione, intuito, eleganza ed unicità sono solo alcuni degli aggettivi per descrivere lo stile Pininfarina.