Grosjean:”Siamo tranquilli, la vittoria arriverà”
Alla faccia della spavalderia, verrebbe da dire. Praticamente un rookie, se non fosse per quella manciata di gare che, per poco, non comprometteva la carriera ad alti livelli. Praticamente già messo di fronte ad una supersfida, la quale arriva direttamente dal suo box ed ha le sembianze e mica tanto velate di Kimi Raikkonen. Iceman. Non proprio una sfida da niente.
Invece il francesino di casa Lotus, Romain Grosjean, in poche gare si è conquistato la fiducia del suo team a suon di piede pesante, raziocinio (dopo le prime prove, troppo irruenti), acume tattico e predisposizione al sorpasso come pochi in questa F1.
Otto GP disputati e già due podi raccolti, con un secondo posto sfuggito per un alternatore difettoso, il quale lo ha appiedato a pochi chilometri da un risultato di grande prestigio: un secondo posto in battaglia con Alonso o, addirittura, un primo posto assoluto.
Già, la prima vittoria. Sarebbe la prima per Lotus, potrebbe essere la prima dal suo ritorno per Raikkonen, potrebbe essere la prima in assoluto per Romain, il quale però non si scompone e cerca di analizzare le possibilità future, ad iniziare dal GP di Silverstone, in programma nel weekend: “Se mi avessero detto che sarei andato due volte , quasi tre, a podio nelle prime otto gare non ci avrei mai creduto. Sapevamo che la vettura era nata bene, già dai primi giri a Jerez, nei test invernali. Di certo non ci saremmo mai aspettati tale competitività. Ora però dobbiamo fare qual cosina di più, ovvero quello che ci serve per puntare al gradino più alto del podio. Silverstone sarà la prima occasione”.
Già, il lavoro. Il continuo impegno, le continue evoluzioni, anche minime. Tutto ciò permette il successo di un team, a maggior ragione in questa F1. E Grosjean lo sa: “C’è da lavorare, sempre. Mai fermarsi un attimo. Potrebbe essere fatale e ci farebbe perdere decimi, millesimi preziosi. Inoltre, se si lavora in un ottimo ambiente come avviene in Lotus, tutto è più facile. Ti dà la forza per lavorare di più”.
“Siamo sempre stati li davanti, sin dalla prima gara. Ora è venuto il momento di capitalizzare i nostri sforzi. Siamo tranquilli. La vittoria non è un’ossessione, ma un obiettivo da raggiungere. Dato il nostro potenziale, vogliamo raggiungere questo obiettivo con tutte le nostre forze” chiude Grosjean.
Sì, è vero. Verrebbe da dire, ancora, “alla faccia della spavalderia”. In fondo è al primo anno. Dati i risultati di Romain però, è ancora lecito chiamarla “Spavalderia”? Giudicate voi.