Montezemolo: “Dobbiamo fare un altro passo avanti”
Bella la vittoria di domenica, bella la festa, ma guai a rilassarsi. La Ferrari sa bene che troverà davanti a se un trittico di gare piuttosto complicate in questo luglio di fuoco. “Sono preoccupato e lo dobbiamo essere tutti”, ha esordito Luca Corderdo di Montezemolo nel saluto post-vittoria, tradizionalmente tenuto nel padiglione della logistica, a Maranello.
Il Presidente della Ferrari ha voluto ringraziare tutti i dipendenti della Rossa per il lavoro svolto, ma ha aggiunto: “Ci aspettano tre gare molto dure: Silverstone, Hockenheim e Budapest. Sono preoccupato perché abbiamo visto una Red Bull fortissima che ha dato quattro decimi a tutti in qualifica e che in gara stava volando via. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo fare un altro passo avanti”.
Adagiarsi sugli allori non serve a nulla, se non a perdere il contatto con la realtà e Montezemolo è stato chiarissimo con i suoi: “Non voglio che all’esterno pensino che basta una vittoria perché qui ci si metta a fare i fuochi d’artificio. So bene quanto state lavorando e quanti sacrifici state facendo,ma sono il primo a sapere che tutti noi dobbiamo dare ancora qualcosa in più. Ricordiamoci ancora per qualche minuto che siamo in testa al mondiale e poi torniamo al lavoro!”.
Prima di tornare ognuno ai propri compiti, il Presidente ha chiesto di dedicare alcuni applausi. Il primo a Fernando Alonso perché “Dopo una gara così e è il minimo che possiamo fare: raramente ho visto fare tanti sorpassi così ed avere una determinazione straordinaria dalla partenza alla bandiera a scacchi”. L’appluso per Massa c’è ancora, come segno di fiducia in un pilota che – comunque – in classifica conta un centinaio di punti di distacco dal compagno di squadra. Il terzo applauso per gli uomini del pit-stop, mentre l’ultimo, iniziato dal Presidente stesso, è per il team principal: “L’ultimo applauso va al vostro capo, Stefano Domenicali, che si assume sempre le sue responsabilità, che fa da parafulmine a tutte le critiche, che protegge i suoi uomini all’esterno e che, nello stesso momento, sa esigere il massimo impegno con positività e col giusto senso di realismo. Se lo merita”.