Senna spera negli sviluppi per Silverstone
Dopo il GP del Canada, l’attenzione di media e pubblico si è concentrata essenzialmente sui tre soliti ignoti: Red Bull, McLaren e Ferrari. Ma in un Campionato combattuto ed imprevedibile nessuno ci tiene ad essere sottovalutato, né tantomeno finire nel dimenticatoio. Così, dopo le dichiarazioni di Michael Schumacher, di Romain Grosjean e di Peter Sauber, anche dalla meno quotata Williams arrivano voci di ottimismo – o quanto meno speranza – per bocca di Bruno Senna intervistato da AUTOSPORT.
È stato proprio il brasiliano a raccogliere l’unico punto ottenuto dal team di Grove nelle ultime due gare, tra errori e sostituzioni del cambio ma anche prestazioni che comunque non hanno mai impensierito i piloti di testa. Due GP che hanno decisamente ridimensionato la squadra dopo la sorprendente e sospirata vittoria di Barcellona. Senna torna proprio a parlare del week-end trascorso sul circuito di Montréal, sottolineando le sue caratteristiche che poco si adattano a quelle della vettura bianco-blu: “Credo che i rettilinei molto veloci non siano il punto di forza della nostra macchina. In Bahrain non siamo stati molto competitivi, in Canada neanche. Su questi tipi di circuiti non ci siamo, speriamo che quando arriveremo a Monza avremo un pacchetto migliore da questo punto di vista”. Il nuovo alettone posteriore, che per la sua particolare curvatura aveva destato molta curiosità, sembrerebbe aver portato più danni che benefici, aggravando il degrado degli pneumatici: “È difficile dire cosa avremmo dovuto fare, ma guardandomi indietro, soprattutto considerando le temperature, forse avremmo dovuto correre con l’ala vecchia, con un po’ più di carico, per salvaguardare le gomme. In questo modo avremmo potuto spingere. Ma ovviamente è facile dirlo col senno di poi”.
Resta il fatto che la FW34 ha riportato la vittoria a sir Frank dopo otto anni. Il che è abbastanza per sperare ai suoi piloti che punti positivi da cui partire non manchino: “Con le curve ad alta velocità ce la caviamo bene. Bisogna solo far funzionare tutto quanto. Ora più che mai, dato che tutti stanno migliorando. Sappiamo di avere degli sviluppi importanti per Silverstone il che è un bene, ma la guerra allo sviluppo è infinita. Magari riusciremo a superare le altre squadre ed avere qualche gara buona prima che ci sorpassino di nuovo“.
Farsi grosse illusioni è eccessivo, soprattutto considerando il fatto che, per quanto riguarda le squadre di metà classifica, il grosso del lavoro in fabbrica si sposterà ben presto sul 2013, ed è probabile che da qui in avanti i distacchi in griglia tenderanno ad aumentare. Ma se la Williams riuscirà a limitare il gap non è da escludere che possa ottenere risultati importanti, magari traendo vantaggio da errori altrui come successo in Canada a Lotus e Sauber, raccogliendo punti che i principali pretendenti al Titolo lasceranno cadere per strada. Ci si concentra sempre sui top team, ma non bisogna dimenticare che avere una seconda linea di squadre competitive può davvero cambiare le sorti di un Campionato…