Tombazis: “Avremo novità anche a Valencia”

Torna a parlare Nicholas Tombazis, colui che ha firmato il progetto della Ferrari F2012. In una video intervista, che vi riproponiamo a pié di questo articolo in versione integrale, l’ingegnere greco traccia un primo bilancio sugli aggiornamenti della Rossa e sulla ritrovata competitività.

Tombazis ammette che la F2012 è ora una vettura più competitiva che di quella vista a inizio anno ed il lavoro non si potrà certo fermare, da qui a fine stagione, se si vuole provare a lottare per il campionato Mondiale. Così, anche al GP d’Europa della prossima settimana ci saranno novità: “Faremo esperimenti sull’ala anteriore, sul fondo e ulteriori prove anche sugli scarichi. Nel successivo GP a Silverstone, avremo anche una nuova ala posteriore, dei nuovi deflettori davanti alle fiancate. Questa vettura continuerà ad evolversi fino all’ultima gara”.

L’attenzione è, ovviamente, puntata proprio sul nuovo sistema degli scarichi. Più che nuovo, rivisto. Come lo stesso ingegnere ha confermato, si tratta dello stesso concetto che inizialmente era stato pensato per la F2012, ma accantonato momenteneamente per svilupparlo al meglio: “Il concetto non era sbagliato, abbiamo capito però a Jerez che aveva delle criticità che lo rendevano poco efficace. Il sistema introdotto in Canada è un parente, un cugino, di quello che avevamo a inizio stagione. Contestualmente, però, abbiamo lavorato anche sugli altri limiti della vettura, come diffusore e ali”.

Da questa intervista emerge come la Ferrari non ha fretta di adottare il famoso DRS Duct di concezione Mercedes sulla propria vettura. Nonostante le velocità di punta siano un tallone d’achille della F2012, Tombazis ha spiegato: “Abbiamo fatto delle analisi e obiettivamente si tratta di un sistema furbo, perché sfrutta una zona grigia del regolamento. Installare un sistema del genere, però, comporta alcuni benefici ma anche alcuni svantaggi. Sulla nostra vettura, questi quasi si equivalgono e il guadagno non sarebbe sostanziale. Con questo non voglio dire che è una cosa da escludere, ma di certo non è una priorità”.

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