2014: motori V6 più cari, ma Todt rassicura
Motori più piccoli, costi più alti. Nel mondo della Formula 1 si continua a cercare di mantenere bassi i budget di cui un team dovrebbe disporre per affrontare una stagione, ma contemporaneamente il progresso continua… e richiede investimenti e spese sempre maggiori. Dalla sicurezza ai consumi, dal recupero di energia al miglioramento di prestazioni: tutto costa. Adesso la paura di chi non vuole spendere riguarda i possibili costi legati ai nuovi motori V6 turbo che scenderanno in campo dal 2014. Il Presidente della FIA, Jean Todt ha subito voluto rassicurare tutti, affermando che la Federazione sta facendo di tutto per tenere i costi sotto controllo anche per ciò che riguarderà l’acquisto dei nuovi propulsori.
Lo stesso Todt, in vista della riunione del Consiglio Federale del World Motor Sport di oggi, ha confermato che la FIA è già al lavoro per creare una collaborazione fra i team di Formula 1 e i motoristi del prossimo futuro affinché i costi rimangano sotto soglie ragionevoli per entrambi le parti interessate.
“È vero che i nuovi motori costeranno di più, ma è anche vero che la FIA –ha affermato Todt in un’intervista rilasciata ad AUTOSPORT- ha già avviato delle consultazioni con i fornitori di propulsori affinché l’incremento di costi venga ridotto. Per esempio, abbiamo già deciso che si ridurrà il numero di motori disponibili per ogni pilota per singola stagione. Dagli 8 attuali propulsori, passeremo a un massimo di 5 nel 2014 e di 4 nel 2015”.
La questione “riduzione costi” era stata già al centro di un meeting all’indomani del GP di Monaco. Il dibattito su un nuovo Accordo per la Restrizione delle Risorse (Resource Restriction Agreement) è tutt’ora in corso, ma a porte chiuse. 10 team su 12 hanno chiesto di rivedere il controllo dei costi: per questo la FIA è già al lavoro.
“Il Responsabile Amministrativo della FIA, Damien Clermont è già in contatto con i vertici finanziari di tutti e 12 i team di F1 per ciò che riguarda i costi di produzione dei telai e di acquisto dei motori”, ha puntualizzato Todt.
Ancora a proposito di motori e di relativi costi: la Renault suggerisce di eliminare il limite di tre scuderie cui un motorista può fornire il proprio propulsore. Secondo la casa della losanga, dare ad un produttore di motori la possibilità di poter fornire più di tre scuderie può far sensibilmente abbassare i prezzi dei contratti. Todt non si dice convinto fino in fondo di questa soluzione, ma è comunque disponibile a prenderla in considerazione se potrà essere utile alla salute della F1. Infine –ancora nelle sue dichiarazioni – ha ribadito il ruolo primario della FIA in tutto ciò che dovrà essere deciso per il futuro della Formula 1, incluso un nuovo possibile Patto della Concordia che riguardi i detentori dei diritti commerciali del Campionato del Mondo e i team partecipanti.