Qualifiche agrodolci per il team Sauber
C’è mancato un soffio, un soffio lungo 8 piccolissimi ma determinanti millesimi e Kamui Kobayashi sarebbe riuscito ad entrare in Q3 per giocarsi le sue chances di pole position nel GP del Canada, a Montreal. Sergio Perez, invece, non è riuscito ad andare oltre ad un deludente quindicesimo posto, lontano ben mezzo secondo dal tempo fatto registrare dal compagno di box.
In Q1, le vetture elvetiche, erano riuscite a fare meglio del risultato finale, qualificando i piloti per la Q2 al 7° e al 13° posto senza alcuna difficoltà apparente. La temperatura dell’asfalto era notevolmente più elevata rispetto alle prove libere di ieri e ciò può aver decisamente influito sulle prestazioni delle Sauber.
La Q2 ha visto protagonista Kobayashi, il quale ha utilizzato il suo ultimo set di gomme super-morbide tentando di centrare la qualificazione per l’ultimo turno. Nonostante la solita grinta messa in pista dal nipponico, l’obiettivo della Q3 è sfumato per un’inezia. 8 millesimi. “Siamo andati bene rispetto alle prove libere – dice Kobayashi – abbiamo fatto passi avanti sull’assetto. <un vero peccato aver perso la Q3 per soli otto millesimi, sono affranto. Resto fiducioso per la gara di domani, dove faremo certamente bene”.
Di ben altro umore Sergio Perez, qualificatosi quindicesimo, ben mezzo secondo dal tempo fatto segnare dal compagno di team: “essermi qualificato in quindicesima posizione è un dispiacere e certamente la top ten sarebbe stata possibile. Sfortunatamente, nel primo giro del mio ultimo run, ho letteralmente spiattellato le anteriori del mio set di gomme super-morbide. La vettura ha iniziato a vibrare ed è divenuta inontrollabile. È indiscutibilmente una posizione di partenza difficile, ma resto fiducioso per la gara”.
Insomma, l’undicesimo ed il quindicesimo tempo non possono certo far sorridere patron Peter Sauber. Certamente Kobayashi pare avere un buon assetto ed un eccellente ritmo gara, quindi ottime prospettive per centrare un risultato consono alle necessità della prorpia squadra. Diverse le aspettative su Perez, il quale dovrà sfoggiare tutte le sue doti di driver “gentile” nello sfruttamento degli pneumatici in gara, fattore fondamentale in questa stagione condizionata dal degrado repentino dei Pirelli. In più, ci sarà sempre l’incombente variante della safety car a mischiare le carte in tavola.