La Fia bacchetta la Red Bull. Niente “mozzi aerodinamici”

la Fia alza la voce ed in una nota inviata ai team ribadisce i termini del regolamento relativi alle parti della monoposto che non devono avere nessuna funzione aerodinamica. Ed è così che la Red Bull finisce di nuovo “in castigo”, ancora una volta, dopo la questione dei “buchi troppo buchi” nel fondo piatto, per aver calcato la mano nell’interpretazione estensiva del regolamento.

Stavolta a finire nel mirino dei commissari sono stati i mozzi della Rb8; questi elementi hanno subìto negli ultimi anni una grande evoluzione, sia per migliorare il raffreddamento dei freni, sia per conferire un minimo di funzione aerodinamica ad un elemento che dovrebbe, almeno secondo regolamento, avere solo ed esclusivamente funzione “meccanica” di frenatura e direzionalità della vettura.

La Red Bull ha estremizzato quest’evoluzione rendendo il mozzo un particolare aerodinamico a tutti gli effetti; ciò è stato possibile progettando una canalizzazione interna al mozzo che, sfruttando un’apertura aggiuntiva a quella per il raffreddamento dei freni, convoglia l’aria al suo interno e la espelle verso l’esterno della gomma da più aperture poste sia all’esterno del cestello che sull’asse al quale viene fissato il cerchione (FOTO).

Difficile capire quale possa essere l’esatta funzione aerodinamica, ma la Fia, a scanso di equivoci, ha ritenuto che in ogni caso quei fori non servono al raffreddamento dei freni e li ha quindi banditi, costringendo la Red Bull a prendere i dovuti provvedimenti per mettersi immediatamente in regola; e la Red Bull, proprio ieri pomeriggio, ci ha messo letteralmente “una pezza”, tappando le suddette aperture con del carbonio e del nastro.

Ovviamente il comunicato è esteso a tutte le squadre, ma l’impressione è che ogni riferimento alla Red Bull non sia stato puramente casuale…

 

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