Gerard Ducarouge, genio da pole position
Un geniale ingegnere francese che preferiva dare la priorità alla prestazione pura in qualifica piuttosto che al risultato finale della gara. Così è ricordato oggi Gerard Ducarouge, uomo che legò indissolubilmente il suo nome e la sua fama allo storico team Lotus.
Le sue intuizioni aniticiparono i tempi. Come non ricordare, ad esempio, il correttore di assetto – ripreso come idea proprio lo scorso inverno dall’odierno Team Lotus e poi bandito dalla FIA – o le sospensioni attive, sviluppate sin dal 1987, dunque ben prima della Williams, ma ancora acerbe per la tecnologia dell’epoca.
Come detto, Gerard Ducarouge godeva nel vedere la propria creatura conquistare la pole position, e trovò in Senna il migliore interprete di questa sua passione. Le sue vetture, seppur velocissime nel giro singolo, non erano in grado di fronteggiare la concorrenza nell’arco dell’intera gara. E proprio a causa di questa mancanza, l’ingegnere francese scrisse una lettera a Senna, alla vigilia del penultimo appuntamento della stagione ’87, ossia ultima annata di Ayrton con la monoposto nero – oro, scusandosi con il talento brasiliano per non avergli messo a disposizione una vettura in grado di conquistare il mondiale.
Il genio di Ducarouge solleticava l’interesse di molti, specie di Enzo Ferrari. Durante il weekend del G.P. di Gran Bretagna 1986, il tecnico francese ammise pubblicamente ai quotidiani il lungo corteggiamento che la casa di Maranello portava avanti da diverso tempo.
In una intervista dell’epoca rilasciata al quotidiano “La Repubblica”, l’ingegnere francese dichiarò: “A questo punto spetta a me prendere una decisione. A lasciarmi ancora incerto non sono i soldi, nè il desiderio di approdare in una scuderia prestigiosa come quella del commendatore, ma il fatto che io ho un contratto che mi vincola alla Lotus anche per il 1987. Devo esaminare la faccenda con degli esperti e prendere una decisione. Proprio per questo mi sono riservato una decina di giorni di tempo“. Il matrimonio non si celebrò visti i vincoli contrattuali, e le strade del “Duca” e del Drake restarono divise.
Successivamente al suo periodo in Lotus, Gerard Ducarouge approdò in scuderie di secondo piano come Ligier e Larousse, ma il suo tocco magico era già esaurito.
Decise di abbandonare definitivamente la Formula 1 dopo la morte del suo grande amico Senna, ma ancora oggi il mondo della Formula 1 ricorda con affetto alcune delle sue creature quali la Lotus 95T condotta da De Angelis, la Lotus 97T del 1985 che vinse due gare con Senna ed una con De Angelis ed infine la 99T del 1987 motorizzata Honda con la quale Ayrton conquistò ben 8 pole positions, consentendo al brasiliano di crearsi il soprannome “Magic”.