Un alettone posteriore innovativo per la Williams
Dai miseri 5 punti del 2011 alla straordinaria vittoria di domenica scorsa. La Williams è certamente la scuderia che ha fatto il progresso più significativo nel corso dell’inverno. La monoposto condotta da Maldonado e Senna ha compiuto un salto qualitativo notevole, grazie anche al nuovo motore Renault, scelto dalla scuderia di Sir Frank per rimpiazzare la poco performante unità precedentemente fornita dalla Cosworth.
Non solo i cavalli hanno consentito alla Williams di incrementare le prestazioni. Sin dalla presentazione la monoposto di Sir Frank ha colpito l’immaginario per via di un retrotreno talmente miniaturizzato da rendere necessaria la creazione di una struttura metallica posizionata sul cambio per poter connettere i braccetti della sospensione. Tale soluzione era stata già presentata nel 2011 e aveva dato non pochi grattacapi ai tecnici inglesi.
Ma osservando il retrotreno apparso nel vincente Gp di Barcellona, si possono notare ulteriori elementi distintivi sulla FW34.
Come si può notare dalla nostra illustrazione, la vettura è dotata di particolari slot (A) posti all’inizio delle paratie laterali, dotati di un disegno concavo finalizzato a pulire i flussi che investono questa delicata zona della monoposto soggetta ad elevate turbolenze a causa per la presenza degli pneumatici.
Ulteriormente, al punto C, si può notare una particolare interpretazione data per quanto riguarda i vanes posti alla estremità delle paratie. Mentre tutte le scuderie hanno adottato profili separati e verticali, la Williams ha invece optato per profili dalla larghezza superiore rispetto alla concorrenza e dall’andamento curvilineo. I vanes non sono separati tra di loro, ma sono congiunti nella parte terminale da un sottile profilo in carbonio.
Infine, ulteriore nota di orginalità sulla monoposto inglese è data dal monkey seat. Il profilo aerodinamico, posto nella zona centrale – inferiore dell’ala posteriore, è posizionato a sbalzo (B) tramite una struttura aerodinamica in carbonio posta sulla struttura metallica di congiunzione delle sospensioni. Questa soluzione è unica nell’attuale panorama della Formula 1 dato che le vetture concorrenti utilizzano un monkey seat tradizionale posizionato sul profilo infriore dell’ala tramite due sostegni laterali in carbonio.
Sebbene il monkey seat a sbalzo sia stato adottato sin dalla gara inaugurale di Melbourne, il nuovo alettone visto in Spagna è figlio dell’arrivo nella scuderia inglese di un certo Mike Coughlan, tecnico passato alla storia per la spy story Ferrari – McLaren, che di sicuro sta contribuendo a ridare lustro alla scuderia di Sir Frank.