Gli scarichi della Sauber C31
Sin dalla presentazione è stata una vettura davvero interessante, con tantissime soluzioni innovative e, visti i risultati ottenuti nelle prime due gare, anche molto efficaci. Matt Morris sulla C31 ha fatto davvero un ottimo lavoro ed ha spiazzato la concorrenza con soluzioni inedite, come il “musetto soffiante” e un disegno degli scarichi molto pulito ed atipico.
Nonostante la soluzione “a scivolo” sia apparsa solo nelle ultime giornate di test, si è rivelata sin da subito efficace, consentendo a Kobayashi e Perez di fare un sostanzioso salto di qualità, tanto da portarsi a ridosso dei top team (e a sopravanzarli in alcune occasioni…).
Il disegno è molto simile alla versione proposta da Newey sulla Rb8 (ma non è affatto copiato, anzi…); gli scarichi sono posizionati centralmente sulle fiancate e sono “affogati” nel telaio, in modo da sfruttare al massimo l’ormai noto “effetto Coanda”. Pur soffiando verso l’alto, in realtà i terminali di scarico presentano un profilo che diventa tutt’uno con il cofano, isolando il flusso di gas caldi proveniente dal motore.
L’aria proveniente dall’avantreno che scorre lungo le pance “trascina” i roventi gas di scarico verso il profilo estrattore, seguendo proprio la linea sinuosa della parte terminale delle fiancate; a valle di queste, sul bordo del fondo piatto e davanti alla gomma posteriore, è presente uno slot ed una deriva (A). L’aria calda, grazie a questi due profili ed al rotolamento del pneumatico, viene veicolata lungo il bordo del diffusore, creando, almeno in parte, quell’“effetto sigillo” protagonista della scorsa stagione. Altre feritoie nel cofano (B, C) provvedono a smaltire il calore proveniente dall’interno della vettura, amplificando inoltre il fenomeno del “diffusore termico”, che sfrutta le proprietà aerodinamiche dell’aria calda per incrementare l’efficienza aerodinamica dei profili posteriori.
La soluzione è certamente efficace, viste le prestazioni della Sauber, e garantisce ai piloti un ottimo grip in curva. I benefici di tale soluzione sono ovviamente maggiori nei curvoni veloci, come quelli cinesi che affronteranno domani Kobayashi e Perez. C’è da scommetterci che anche altri team prenderanno presto spunto dalla soluzione della C31 per recuperare carico al retrotreno.