Lotus, terminato il sodalizio con l’omonimo Gruppo
La Lotus F1 ha ufficialmente concluso la propria partnership di sponsorizzazione con il Gruppo Lotus, rivelando però di poter mantenere il nome nel suo futuro in Formula 1.
Una saga, quella legata al marchio, che iniziò con la diatriba a colpi di carta bollata con Tony Fernandes e conclusasi solo pochi mesi fa. Il CEO del Gruppo Lotus, Dany Bahar, aveva parlato in quella occasione di una rosea collaborazione fra il team di Enstone (Ex Renault) e il Gruppo Lotus, lasciando intendere che quest’ultimo sarebbe entrato nelle quote capitali della squadra in un futuro molto lontano. Nel dicembre del 2010, aveva dichiarato: “Abbiamo un programma sportivo davvero ambizioso e riteniamo che la F1 rappresenti una categoria ala quale nessun costruttore dovrebbe rinunciare”.
Le ultime parole famose. Infatti, dopo la recente cessione del Gruppo Lotus, passato dalla Proton al colosso malese DRB-Hicom, la società lussemburghese Genii Capital (a capo della Lotus F1) ha deciso di interrompere questo sodalizio. A chiarire leggermente la situazione ci ha pensato lo stesso Gerard Lopez, team leader di Genii Capital: “L’accordo di sponsorizzazione e gli obblighi di Lotus sono stati rescissi. Non ci sono più opzioni del Gruppo Lotus per acquistare il team di F1 adesso; quell’opzione è stata infatti rilevata da noi. Ce n’era una, ma l’abbiamo presa noi”.
E senza quell’accordo, perché la squadra continuerà a mantenere la denominazione attuale? Lopez spiega: “Siamo felici di poter portare in alto questo nome, perché crediamo che sia importante per la F1. Quando quest’anno abbiamo cambiato da Lotus Renault a Lotus, si è aperta la porta per un title sponsor”.
Lopez è stato anche accostato come uno dei possibili acquirenti del Gruppo Lotus e pare abbia avuto una serie di colloqui con Proton, prima che quest’ultima cedesse la proprietà del marchio. E l’imprenditore lussemburghese non ha smentito, aggiungendo però: “Ancora non sappiamo nulla, perché non conosco le intenzioni del nuovo proprietario”. Qualcosa ci dice che questa storia andrà avanti ancora per molto…