Alonso: “Passi in avanti costanti, saremo pronti”
Impegnato in pista a Jarama, con una Ferrari 458 Italia per un evento promozionale con la Santander, Fernando Alonso a mente fredda è tornato sui test della scorsa settimana facendo, per la prima volta, intravedere un po’ di luce.
Nelle parole del campione di Oviedo è assente qualsiasi tipo di entusiasmo contagioso, ma rispetto agli inquietanti dubbi di qualche giorno fa si scorge adesso un cauto ottimismo.
Conoscendo il pragma di Nando e la proverbiale reticenza a parlare pubblicamente in toni troppo positivi queste nuove dichiarazioni sono già qualcosa. Alonso non si sbilancia ma ammette che la Ferrari è in costante miglioramento:
“Stiamo procedendo nello sviluppo della nuova vettura. Magari i passi avanti sono piccoli ma sono costanti: a Barcellona la F2012 era migliore rispetto a Jerez e sarà ancora migliore questa settimana e poi ancora a Melbourne. C’è ancora tanto lavoro da fare ma, ad oggi, non ci sono motivi per cui non dovremmo essere preparati in vista della prima gara”.
Piccoli passi, certo, ma per la prima volta il condottiero spagnolo parla di vettura migliorata e si dice fiducioso per Melbourne. Allo steso tempo ribadisce concetti già espressi. La F2012 è una vettura complessa sulla quale il lavoro da fare è ancora tanto:
“Vero, ci sono soltanto quattro giorni di prove e dovremo sfruttare anche i venerdì dei primi weekend di gara per proseguire nello sviluppo ma sapevamo che la macchina è piuttosto complessa e necessita di tempo, come è accaduto nei primi otto giorni”.
La Red Bull è ancora avanti: “Loro sono molto forti, noi ancora non possiamo sapere dove siamo rispetto agli altri. Certo sarebbe importante fare bene sin dalla prima gara per togliere anche un po’ di pressione alla squadra. Se non dovessimo essere subito competitivi per la vittoria allora sarebbe importante, in ottica campionato, che non ci fosse un solo vincitore”.
In pochi giorni lo stesso pilota che invocava aderenza in uscita di curva torna a fare calcoli per il mondiale, sebbene a motori spenti. Ma il fatto che il pensiero vada in una certa direzione è già un segnale importante.