Domenicali: “Dispiace non avere italiani in F1”
La Formula 1 non avrà un pilota italiano sulla griglia di partenza, non succedeva dal lontano 1969. Con la Caterham che ha appiedato Trulli per far posto a Petrov, la storia si ripete.
Sulla questione è intervenuto anche Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, che tramite il sito ufficiale del Cavallino ha commentato: “Mi dispiace molto che dopo tantissimi anni non ci sia più un italiano in lizza nel Mondiale di Formula 1. Lo dico sia sul piano sportivo che su quello personale nei confronti di Jarno, che poche volte ha avuto a disposizione un mezzo capace di esaltarne il talento. Gli faccio i migliori auguri per il futuro, dentro e fuori l’automobilismo sportivo”.
Domenicali ha concluso facendo riferimento alla Ferrari Driver Academy: “Stiamo vivendo un momento difficile, anche per cause esterne al nostro sport. La Ferrari ha iniziato da qualche anno un lavoro a lungo termine con la CSAI, per far crescere una nuova generazione di giovani piloti”.
Il rischio che queste restino solo parole è molto alto. Basta andare a ritroso nel tempo per rendersi conto che la “Nazionale Rossa” forse non è mai esistita. E sotto una logica commerciale in linea con quella del Circus, dove l’aspetto umano conta sempre meno rispetto ai dollaroni, appare addirittura come una cosa normale.